Continua la ricerca di Igor Vaclavic, dopo che quest’ultimo pare essere stato riconosciuto a Portomaggiore, in provincia di Ferrara, per avere ucciso con alcuni colpi di arma da fuoco una guardia volontaria, che stava controllando eventuali pescatori di frodo nella zona.
Nell’occasione, a ritenere di avere riconosciuto l’uomo è stata un’altra guardia, che stava pattugliando in coppia con la vittima, e che – a seguito di alcune ferite riportate – è stata trasportata all’ospedale di Cesena, ove comunque è stata ritenuta fuori pericolo.
Ora, il comando dei carabinieri di Molinella è a un punto nevralgico nella caccia a Igor Vaclavic.
Centinaia di uomini stanno setacciando minuziosamente la zona delle campagne tra il comune di Molinella e la provincia di Ferrara, dove è stato avvistato il killer del barista di Budrio, con anche l’impiego di cani molecolari, e di un elicottero dotato di visori notturni.
A supporto dei 150 carabinieri per ogni turno, ci sono anche lo squadrone eliportato da Vibo Valentia (Calabria), il primo reggimento dei paracadutisti Tuscania, e 24 unità del gruppo intervento speciale per agire via terra e via aria con tiratori scelti.
Igor Vaclavic, conoscitore della zona, potrebbe nascondersi in un covo nella palude tra le Oasi di Campotto (comune di Argenta, Ferrara) e Marmorta (comune di Molinella, Bologna).
Oltre a tutto questo dispiegamento di forze nella caccia all’uomo, le forze dell’ordine stanno anche controllando il Fiorino, rubato nel comune di Molinella, e abbandonata dopo l’omicidio della guardia volontaria a Portomaggiore, con l’obiettivo di trovare materiale organico e impronte digitali utili nelle indagini, e con la speranza che tutto possa portare all’identità del killer.