Il grande evento dell’Expo di Milano si avvicina: il 1 Maggio non è cosi lontano ma, nonostante la grande mole di uomini messi in campo dal dipartimento degli Interni e dal ministro Angelino Alfano, le polemiche non mancano.
Come sottolineato dallo stesso segretario generale del Sap, Tonelli, vengono sì aggiunti uomini e risorse a Milano, ma vengono tolti dal territorio, lasciando l’Italia, secondo quest’ultimo in preda ai crimini.
I crimini, secondo Tonelli, potrebbero aumentare di una percentuale variabile che va dal 10 al 30%, visto che per spostare gli uomini a Milano si lasciano sguarnite altre postazioni, come ad esempio quelle di frontiera di Tarvisio. Secondo Tonelli, in realtà, gli uomini diretti a Milano saranno 2600 e non più di 3000 come promesso dal ministro Alfano.
Il problema principale nasce dai numeri. In Italia abbiamo in tutto circa 18 mila agenti, mentre si stima che per controllare bene l’Italia servirebbe un apparato di almeno 42 mila poliziotti e forze dell’ordine in generale. Questa mancanza cronica di organico fa si che spostando gli agenti da una parte all’altra, una parte della “coperta” risulti comunque sempre troppo corta e vigilando adeguatamente l’Expo si lascia sguarnita l’altra metà di Italia.
Il reparto da dove verranno maggiormente attinte risorse umane è appunto quello della Polizia di Stato, che versa già in situazioni di emergenza di organico e proprio per questo Tonelli immagina che spostando tali risorse al Nord le città non abbiano più neanche i servizi essenziali che le forze dell’ordine, con grande fatica, riuscivano a mantenere almeno per quanto possibile.
La soluzione per Tonelli è molto semplice, visto che in realtà ci sarebbero già 1000 allievi di polizia pronti, che hanno già effettuato il concorso e che sono risultati idonei, attualmente “parcheggiati” in attesa di una chiamata. Questi ragazzi rappresentano risorse fresche, nuove e aggiuntive, senza ulteriori costi per lo Stato che ha già investito e speso nel “concorsone” in cui questi ultimi sono risultati idonei.
L’unica cosa sicura al momento è che, a pochi giorni dal grande evento dell’Expo, la situazione è ancora in alto mare per tanti aspetti.