Il medico di Emegency che finora è stato ricoverato all’istituto Spallanzani potrebbe essere dimesso in giornata. Il medico italiano era stato infettato dal virus Ebola in Sierra Leone, ed ha lottato tra la vita e la morte ma per fortuna le sue condizioni adesso si sono stabilizzate nell’ultimo periodo e, secondo quanto è stato diffuso, il paziente potrebbe uscire dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive oggi stesso.
Il medico di Emergency si trova all’Istituto Spallanzani dal 25 novembre, giorno in cui era stato trasferito con urgenza dall’Aereonautica Militare italiana dalla Sierra Leone, dove il medico prestava servizio presso un centro di Emergency. Qui era stato colpito dal virus e il medico si era aggravato già dopo pochi giorni. Per questo motivo è stato necessario l’immediato trasferimento del medico nell’Unità di Rianimazione dove è stato ricoverato e sottoposto ad alto isolamento. tra alti e bassi, e anche ricadute, finalmente la situazione clinica del dottore ha iniziato a mostrare sensibili e duraturi miglioramenti, e adesso l’equipe che lo ha curato può finalmente dichiararlo a tutti gli effetti fuori pericolo poiché le sue condizioni sono assolutamente stabili.
Il medico italiano di Emergency è stato curato con una serie di trattamenti ancora in via sperimentale per quanto riguarda il virus Ebola. E’ stato infatti necessario ricorrere a queste cure perchè al momento non esiste ancora una terapia standard contro questa patologia che sia ritenuta efficace per combatterla o debellarla. I farmaci sperimentali hanno visto l’impiego anche del plasma proveniente da sangue di pazienti che però sono guariti dal virus Ebola, e ciò è stato possibile grazie ad una collaborazione internazionale che ha visto impegnata una speciale unità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha reso possibile l’ottenimento del plasma.
Per fortuna tutto è finito bene, e il medico italiano è guarito quasi del tutto e l’equipe può dire con certezza che può tornare a casa senza rischi. La paura del virus Ebola in Italia, o per meglio dire la sua diffusione, ha scatenato il panico quando è arrivata la notizia del medico infettato, ma la faccenda è stata trattata con la massima sicurezza e riservatezza e un nuovo traguardo è stato raggiunto.