Netflix ha annunciato una novità importante per i suoi utenti: la scomparsa del piano base, il più economico tra quelli disponibili, che permetteva di accedere al catalogo dello streaming senza pubblicità e con una qualità di visione standard. La decisione riguarda per ora gli Stati Uniti e il Regno Unito, ma potrebbe presto estendersi anche ad altri paesi, tra cui l’Italia.
Il piano base, che costava 9,99 dollari al mese negli USA e 7,99 sterline al mese nel Regno Unito, era l’ideale per chi voleva godersi i contenuti di Netflix da un solo dispositivo alla volta, senza dover sopportare le interruzioni pubblicitarie. Era anche l’unico piano che non richiedeva un abbonamento annuale, ma consentiva di pagare mese per mese. Chi lo aveva già sottoscritto potrà continuare a usufruirne fino a quando non deciderà di disdirlo o di passare a un altro piano.
Ma perché Netflix ha preso questa decisione? Secondo alcuni analisti, si tratta di una mossa strategica per aumentare i ricavi e contrastare la concorrenza sempre più agguerrita nel settore dello streaming. Netflix infatti deve fare i conti con la crescita di piattaforme come Disney+, Amazon Prime Video, Apple TV+ e HBO Max, che offrono cataloghi ricchi e vari a prezzi competitivi.
Eliminando il piano base, Netflix spinge i nuovi utenti a scegliere tra il piano con pubblicità, il piano standard e il piano premium. Il primo costa 5,49 euro al mese in Europa, 7 dollari al mese negli USA e 5 sterline al mese nel Regno Unito e offre lo streaming in Full HD su due dispositivi simultaneamente, ma con la presenza di spot pubblicitari non saltabili. Il secondo costa 11,99 euro al mese in Europa, 15,49 dollari al mese negli USA e 11 sterline al mese nel Regno Unito e offre le stesse caratteristiche del primo, ma senza pubblicità e con la possibilità di scaricare i contenuti offline su due dispositivi. Il terzo costa 15,99 euro al mese in Europa, 19,99 dollari al mese negli USA e 14 sterline al mese nel Regno Unito e offre lo streaming in Ultra HD su quattro dispositivi simultaneamente, oltre alla possibilità di scaricare i contenuti offline su quattro dispositivi.
Netflix spera così di fidelizzare i suoi clienti e di attrarre nuovi abbonati, offrendo una qualità di visione superiore e una maggiore flessibilità. Tuttavia, la scelta potrebbe anche avere degli effetti negativi, come la perdita di utenti che preferiscono risparmiare o che non hanno bisogno di funzionalità avanzate. Inoltre, Netflix dovrà continuare a investire nella produzione di contenuti originali e di qualità, per mantenere alto l’interesse del pubblico e differenziarsi dalla concorrenza. Netflix è ancora il leader indiscusso dello streaming, con oltre 200 milioni di abbonati in tutto il mondo. Ma il mercato è in continua evoluzione e richiede adattamento e innovazione. La scomparsa del piano base è solo uno dei tanti cambiamenti che Netflix sta attuando per restare al passo con i tempi e con le esigenze dei consumatori.