Il noto social network Twitter, nelle scorse ore, ha annunciato diverse novità, tra cui un mini-rinvio del processo contro Elon Musk, l’avvio di un test relativo ai suoi “aggiornamenti di Stato” e l’aumento della tariffa mensile per l’abbonamento Blue.
La prima novità relativa a Twitter ha a che fare col il promesso sposo Elon Musk “ritiratosi quand’era già sull’altare” dell’unione col noto social del canarino azzurro: nelle scorse ore, il capo d Tesla Motors aveva chiesto di rimandare il processo al 17 Ottobre, rispetto alla data fissata del 10 e, a tal proposito, Twitter ha dichiarata di non essere contraria, sebbene sia intenzionata a far di tutto affinché il trial giudiziario si svolga entro i 5 giorni pattuiti dal rito abbreviato. Elon Musk, che inizialmente aveva chiesto al giudice Kathaleen McCormick della Corte della Cancelleria del Delaware, di fissare il processo per Febbraio, utilizzerà il tempo aggiuntivo per “completare un’indagine approfondita su ciò che secondo lui è la falsa rappresentazione degli account falsi da parte di Twitter“.
Come noto, da qualche tempo Twitter ha varato in alcuni mercati l’abbonamento Blue, che da luogo ad articoli senza pubblicità, all’uso di NFT come immagini di profilo, al tasto annulla, e elementi di layout personalizzato (come icone e barra di navigazione). Ordunque, nelle scorse ore, la piattaforma del canarino azzurro ha cominciato a inviare delle mail ai suoi abbonati per comunicar loro l’aumento della tariffa mensile d’iscrizione a tale abbonamento. Negli USA si passa da 2.99 a 4.99 dollari, mentre in Australia, Canada e Nuova Zelanda si è passati rispettivamente a 6.99 dollari australiani (vs precedenti 4.49), 6.49 dollari canadesi (vs 3.49 precedenti), 6.49 dollari neozelandesi (vs 4.49).
Secondo il co-fondatore di Twitter, Biz Stone, Twitter è nata come piattaforma per permettere alle persone di far sapere, lato mobile, cosa stessero facendo in un dato momento. Ora, all’insegna di un ritorno alle origini, ma anche di qualcosa che ricorda LiveJournal, ha piattaforma ha ammesso di aver avviato negli USA e in Australia il test di una funzione di Stato, invero già scoperta nei mesi scorsi dai leaker Wong e Paluzzi (Vibes), che permette di assegnare specifiche etichette (per ora non personalizzabili), a un dato tweet, in modo da offrire più contesto ai follower e da far risparmiare più caratteri al postatore. Le etichette tra cui è possibile scegliere ad oggi, comprensive di un’icona e di un titolo, sono piuttosto basilari, come nel caso di “foto del giorno“, “pensiero da doccia“, “avviso spoiler“, etc.