Dopo il Realme C30, ci si attendeva che Realme lanciasse un altro smartphone economico, e così stato, col brand del gruppo BBK che ha appena ufficializzato il nuovo Narzo 50i Prime, con non pochi punti in comune col modello appena menzionato della serie C.
Il nuovo smartphone di Realme (164.1 × 75.53 × 8.48 mm e 181 grammi), in commercio su Aliexpress dal 27 Giugno, è cadenzato nelle nuance alternative Mint Green e Dark Blue: il frontale, con un notch a goccia, reca una selfiecamera da 5 megapixel, che poco spazio toglie (non quanto il mento, almeno) al display, contenuto tra cornici laterali contenute, di tipo LCD da 6.5 pollici con risoluzione HD+ (cioè da 720×1.600 pixel). Va meglio il design sul retro, quasi tutto occupato da una texture a righe verticali che, spostando il telefono da destra a sinistra o viceversa, creano piacevoli giochi di luce a X.
In alto, quasi tutta la larghezza del Realme Narzo 50i Prime è occupata dal bumper rettangolare per l’apparato fotografico, col logo a destra e, preceduto dal flash LED, a sinistra un unico grande oblò per la monocamera, da 8 megapixel. Sul piano audio, campeggia il mini-jack da 3.5 mm. Ai lati, si fanno decisamente notare i bordi piatti, in stile iPhone recenti.
Lo stesso processore già visto sugli smartphone Realme C30 e C31, come pure sul modello Narzo 50A Prime, cioè l’octacore (2 GHz) Unisoc T612, con la scheda grafica Mali G52 MP1, e l’ISP tricore Vivimagic 5.0, opera all’interno del presente device, potendo contare sino a 4 GB di RAM e sino a 64 GB di spazio d’archiviazione, nelle due combinazioni previste, da 3+32 e 4+64 GB, prezzate rispettivamente a circa 139 e 153 euro. Da segnalare che, al day one d’esordio, in ragione dei saldi della AliExpress Summer Sale, il prezzo di partenza potrebbe scendere sotto i 100 euro.
Nella scheda tecnica del Realme Narzo 50i Prime, animato da Android 11 sotto l’interfaccia alleggerita Realme UI Go Edition, spicca la batteria, da 5.000 mAh, caricabile mediante la microUSB classica a 10W, capace di assicurare, secondo il claim dell’azienda, sino a 36 giorni di autonomia in stand-by.