Nonostante ultimamente si parli di Twitter per lo più per l’appassionante tentativo di scalata da parte di Elon Musk di Tesla, per ora respinto dal CdA della piattaforma, anche se la vicenda non ha mancato di riverlare sviluppi anche durante la pausa pasquale, il canarino azzurro nelle scorse ore è tornato al centro dell’attenzione per le sue funzioni, in particolar modo per una che, ancora assente, è molto richiesta e che potrebbe fare prossimamente il suo esordio, se dovessero rivelarsi esatte le scoperte appena fatte dai leakers.
A inizio della scorsa settimana, Twitter affermò che, pur senza tirare in ballo il sondaggio condotto da Musk (col 73.6% di favorevoli all’idea), il social stava lavorando dallo scorso anno alla funzione di modifica dei tweet, visto che – come spiegato dal vicepresidente dei prodotti di consumo del microblog, Jay Sullivan – veniva richiesta da molti anni, da utenti avrebbero desiderato correggere gli errori di ortografia o per eventuali ripensamenti.
Il problema, però, è che nell’implementare la funzione (ipso facto ritardata), che verrà sperimentata nei prossimi mesi prima con gli abbonati al programma Blue e estesa successivamente a tutti gli altri, andava evitato che la modifica del tweet potesse “essere utilizzata in modo improprio per alterare la registrazione della conversazione pubblica“.
Nelle scorse ore, proprio in merito alla funzione di modifica dei tweet, sono arrivate diverse scoperte. Nello specifico, il leaker Alessandro Paluzzi (scopritore anche di future nuove Reactions per gli Spaces) ha mostrato uno screenshot di come apparirà la funzione, cui si potrà accedere dal menu dei 3 puntini posto a destra di ogni tweet, nell’elenco che appare, in fondo, sotto la voce “Visualizza l’analisi dei Tweet“. Toccando o cliccando sulla ventura voce “Modifica Tweet” (Edit Tweet), si finirà con il riaprire il form di editing del post, col pulsante blu Tweet che, nell’occasione, diventerà “Aggiorna”.
Secondo poi quanto portato all’attenzione dal leaker Nima Owji, durante la fase di modifica del tweet, non sarà possibile modificare l’audience dello stesso. Non meno importante, poi, è stata la correlata scoperta delle leaker Jane Manchun Wong che ha portato all’attenzione come la funzione di modifica del tweet porterà comunque i crismi dell’immutabilità visto che non si andrà realmente a modificare il testo del posto all’interno dello stesso tweet ma, in realtà, se ne genererà uno nuovo, certo comprensivo del testo modificato ma con, anche, “l’elenco dei vecchi Tweet precedenti di quella modifica” (sebbene, al momento, non si sia riuscito a scoprire come tale cronologia apparirà).
Infine, gli accennati sviluppi sul tentativo di scalata di Musk nei riguardi di Twitter. Rispondendo a un utente, il miliardario, nel commentare la misura poison pill, ha spiegato che il CdA dovrebbe essere più che altro preoccupato di altri potenziali offerenti e che, considerando che dal prossimo mese l’ex CEO Dorsey (che ha il 2.2% di azioni) uscirà dal consiglio d’amministrazione della piattaforma, finirà che succitato CdA non sarà allineato agli interessi degli azionisti. Proprio Dorsey, inoltre, ha rotto il silenzio e, pur non potendosi esprimere pubblicamente sull’CdA della sua ex creatura, ha spiegato che “esso (il consiglio, ndr) è stato costantemente la disfunzione dell’azienda“, dicendosi d’accordo col parere del venture capitalist Gary Tan, secondo cui un CdA mal gestito “può letteralmente far scomparire un miliardo di dollari di valore“.