Negli scorsi mesi, Spotify rimase coinvolta in pesantissime polemiche in merito alla disinformazione sul coronavirus e, in quell’occasione, promise il varo di contromisure che, secondo diverse fonti, avrebbero incominciato a concretizzarsi nelle scorse ore, curiosamente proprio nel mentre YouTube portava fuori dagli USA una sua soluzione di informazione contestuale per arginare il fenomeno della disinformazione sanitaria.
Nel caso della piattaforma di streaming svedese, è noto che – in passato – il popolare presentatore e comico Joe Rogan, messo sotto contratto dal CEO della piattaforma per 200 milioni di dollari, si era cimentato, oltre che nell’uso di termini razzisti nelle sue trasmissioni, anche nell’ospitata di varie voci no-vax, o comunque cospirazioniste sulla pandemia e sulle terapie vaccinali. Ciò aveva portato, oltre alle proteste della comunità scientifica con tanto di appelli a rimediare, anche alla reazione di noti artisti.
In particolare, Neil Young e Joni Mitchell avevano richiesto che fosse ritirata tutta la loro musica da Spotify, essendo indignati dallo spazio concesso a Rogan: la piattaforma, dopo alcuni contraccolpi anche in Borsa, annunciò verso fine Gennaio l’intenzione di implementare un set di avvisi contestualizzanti. Diverse fonti, nelle scorse ore, hanno confermato che tale soluzione è in corso di roll-out globalmente, anche se non in modo omogeneo, visto che in alcuni mercati non sembrerebbe (molto) diffusa, come riscontrato da Engadget in Canada.
A parte la questione distributiva, la soluzione ideata da Spotify, prevista sia per il suo client mobile (Android, iOS) che per la sua iterazione desktop, si è concretizzata (anche in Italia) in un banner blu acceso (“Scopri di più sul COVID-19”) posto in cima alle trasmissioni, show e podcast che trattano argomenti relativi al coronavirus, Covid-19, ed alla pandemia che ancora sta flagellando il mondo (Shangai, ad esempio, a causa della recrudescenza della variante Omicron, sarà in lockdown sino al 5 Aprile).
Tippando o cliccando tale banner – pulsante, si verrà portati a una sezione ove, oltre a link verso il sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, vi saranno anche spettacoli, show e podcast trattanti fatti verificati in modo indipendente e/o tratti da fonti giornalistiche autorevoli. Spotify ha corredato il post d’accompagnamento della novità rendicontando del fatto che, sulla sua piattaforma, il banner di contesto appaia attualmente su 1.4 milioni di episodi di podcast.