Assieme a Gmail, un altro dei servizi più popolari in casa Google è, sin dagli inizi, YouTube, la piattaforma di streaming ormai diramatasi in diversi spin-off, tutti di recente soggetti a migliorie, compreso Y Music e e Y TV.
Circa un anno fa, YouTube Music introdusse due funzioni, tra cui una per riprodurre casualmente i brani o gli album/playlist in streaming, e una per la ripetizione in streaming: ambedue furono ritirare dopo breve tempo, salvo che la prima delle due fu poi reintrodotta completamente, mentre della seconda rimase solo un pulsante disattivato dopo i controlli di avvio-pausa, successivo-precedente.
Nelle scorse ore, è emerso che tale funzione risulti essere nuovamente in distribuzione (per il client Android e iOS di YouTube Music, ma non per quello su iPadOS, che ancora deve anche aggiornare l’interfaccia utente per il “Now playing”), anche se funziona in modo un po’ curioso visto che, avviata la sessione di streaming, inizialmente il pulsante per la ripetizione rimarrà disattivato, per poi abilitarsi poco dopo e consentire tanto la ripetizione dei singoli brani, quanto quella di intere playlist o album.
Ancora su YouTube Music, dopo il lancio di inizio anno su iOS, risulta ora in ampia distribuzione su Android la funzione che, sotto l’album, la radio corrente o la playlist, propone il comando “Salva”, intervenendo sul quale si palesa a schermo intero la user interface “Aggiunti alla playlist”. Il problema, nel caso si aggiunga una playlist per sbaglio, è che non è disponibile un’opzione per tornare indietro, visto che appare solo una snackbar che si limita a visualizzare l’ultima playlist testé aggiunta.
Dopo aver testato lo scorso anno l’aggancio dei commenti a specifici timestamp di un video, YouTube standard sta sperimentando, solo su alcuni video, qualcosa di simile, in stile Instagram questa volta, pure a proposito delle Reactions, prevedendo che si possano rilasciare delle Reazioni, che appariranno ancorate a particolari momenti del video. Secondo quanto ammesso da Google, ad oggi si stanno testando vari set di popolari emoji che possono essere utilizzate allo scopo, potendone aggiungere o togliere alcuni in base alla direzione che prenderanno i riscontri forniti.
Il servizio, attivo negli USA, YouTube TV, teso a fornire un’alternativa alla TV via cavo, si avvia a guadagnare il surround a 5.1 canali (caratterizzato dal codec ac-3 381) su più dispositivi rispetto a quelli previsti inizialmente a Giugno, visto che ora sarebbero in test anche i device con Android TV, Google TV (quindi forse anche il nuovo Chromecast), Roku. Nel contempo, è partita una sperimentazione, interna e con alcuni partner, per portare la stessa miglioria pure in favore delle consolle di gioco, dei device Amazon Fire TV, e con Apple TV.
Infine, Google ha confermato l’arrivo pure in India di una coppia di funzioni, riguardanti la correttezza informativa sulla salute, inizialmente presenti solo negli USA. Il primo prevede che, eseguendo una ricerca su determinati argomenti della salute fisica o mentale, tra i risultati di ricerca apparirà uno “scaffale” con video relativi all’argomento cercato. Solo le riviste mediche accademiche. le aziende sanitarie e gli enti governativi potranno sfruttare tale scaffale e i canali idonei saranno scelti secondo criteri fissati dall’OMS o da esperti convocati. La seconda funzione ad hoc prevede che, tra i risultati di ricerca su argomenti relativi alla salute (es. Covid, cancro al seno, ictus), apparirà un pannello di informazioni affidabili, tratte da fonti autorevoli (istituzioni mediche o l’OMS), relative alle opzioni di trattamento, alla prevenzione e ai sintomi della patologia cercata.