All’evento che Google ha dedicato al completamento della sua line-up di smartphone Pixel, col Pixel 4a 5G ed il Pixel 5, a sorpresa si è partito con il nuovo e più indipendente dongle Chromecast animato da un’evoluzione di Android TV nota come Google TV, e si è attenzionato il segmento dell’audio domestico, col nuovo speaker Nest Audio.
Leggermente oblungo nella sua forma a saponetta, redatto nelle colorazioni Sky (celeste), Snow (bianco), Sunrise (rosso chiaro), Chromecast per Google TV (69 euro, preordinabile sul Google Store italiano) è mosso dal processore quadcore (1.9 GHz) Amlogic S905D3 coadiuvato alla GPU Arm Mali G31 (con gestione del codec H.265), con la RAM settata a 2 GB e l’alimentazione che viene tratta dalla microUSB Type-C.
Sempre presente il pulsantino per il reset, non manca neppure il LED posteriore di stato. Connesso alla TV via HDMI (con CEC), non si occupa solo di operare il mirroring (sino al 4K con HDR) dei contenuti video da computer, smartphone, o proiettori smart, beneficiandoli col Dolby Vision e l’HDR10+, ma palesa una propria interfaccia, Google TV (ex Android TV) basata su Android 10, quale sistema (ospitato su 8 GB, di cui 4.4 GB liberi per l’utente) per consentire l’accesso a vari servizi di streaming, tra cui Amazon Prime Video, e Disney+, con annessa funzione DVR remota su YouTube TV per chiedere la registrazione di un programma da smartphone): da segnalare che, nel nuovo ambiente operativo, i contenuti, pur divisi per categoria (film, serie, etc), sono raggruppati in caroselli orizzontali indipendentemente dall’origine (col servizio di provenienza comunque indicato in piccolo sotto la copertina).
Sempre col nuovo Chromecast per Google TV è possibile visualizzare le riprese delle videocamere Nest, visionare le foto dei propri album, in ambient mode, come fosse una cornice digitale, e riprodurre la propria musica preferita dai servizi abilitati (es. Spotify). Il controllo, invece, avviene tramite il nuovo e colorato (pesca, bianco, blu) telecomando Google Chromecast Voice Remote, alimentato da due pile di tipo AAA: quest’ultimo, oltre al D-Pad, dispone anche dei pulsanti di accensione/spegnimento per la TV, del tasto per il volume, del tasto per tornare indietro, di quello per cambiare la sorgente di ingresso, delle scorciatoie per Netflix, YouTube, di Assistant (con comandi vocali), e del tasto per togliere l’audio: ovviamente, è presente il LED di stato ed il microfono per recepire i comandi vocali.
Redatto in materiali riciclati, con un tessuto di rivestimento nelle colorazioni Chalk e Characol, lo speaker Nest Audio (17.5 x 12.3 x 7.7 mm, per 1.19 kg) ha una forma cilindrica con 4 LED frontali mansionati a indicare lo stato di ascolto dello stesso, il livello del volume, un pulsante posteriore per disattivare il microfono, ed un cavo d’alimentazione bianco. I controlli sono realizzati tramite superfici touch, poste in alto: nello specifico, le aree a destra (aumentare) e a sinistra (diminuire) si occupano del volume, mentre quella al centro gestisce la fase di play o di pausa in una riproduzione audio. Tra le specifiche smart del Nest Audio (99 dollari per il mercato USA), migliorato nell’output sonoro (potenza cresciuta del 75% rispetto a Google Home, bassi più potenti del 50% grazie al tweeter da 19 mm ed al woofer da 75 mm) onde assicurare una riproduzione musicale in linea con le intenzioni degli artisti, spiccano il supporto ad Assistant, e la sua capacità di operare in cooperazione con un altro device simile, per assicurare un audio stereofonico, nella riproduzione della musica dai servizi compatibili (YouTube Music, e Spotify su tutti).