Anche Instagram, come Spotify e YouTube in tema di piattaforme multimediali, si è affacciata verso la coda di questa settimana con un nutrito carico di novità, tra cui il prospetto di una funzione in ambito benessere digitale, e una promessa di maggiore eticità nel targeting pubblicitario: ovviamente, in carico al noto sharing di Menlo Park non sono mancate alcune polemiche, ed un’ampia serie di rivelazioni funzionali ad opera dei leakers.
La prima novità di questa breve carrellata, quasi sicuramente frutto di quanto spifferato dalla talpa Frances Haugen all’interno dei Facebook Papers, in verità già scoperta dagli insider più di una settimana fa, è stata annunciata ufficialmente dal CEO Adam Mosseri in persona, e si sostanzia in una delle opzione che, a Ottobre, Nick Clegg, vicepresidente per gli affari globali di Meta (Facebook Inc), aveva menzionato come in studio per tutelare i giovani, assieme al suggerimento per farli convergere su altri contenuti qualora fosse stato appurato che guardavano più volte un contenuto che avrebbe potuto essere dannoso per loro: nello specifico, si tratta della feature “Take a Break”, Prenditi una pausa, un promemoria che apparirà, dopo un lasso di tempo stabilito dall’utente stesso (10, 20, 30 minuti trascorsi sulla piattaforma), nel feed dell’utente (purtroppo non a schermo interno, con la conseguenza che potrebbe passare in secondo piano), con l’invito a fare altre cose tra cui, in tema di consigli studiati con esperti di terze parti, lo scrivere quel che si sta pensando, il fare un respiro profondo, il portare a compimento una delle cose previste dalla propria lista di cose da fare. Secondo quanto emerso, la funzione, che ci si auspica di poter varare entro Dicembre, dovrà essere attivata manualmente dall’utente ma, in ogni caso, la piattaforma si premurerà d’inviare delle notifiche per invitare i giovani ad attivarla.
Sempre per tappare le polemiche dei Facebook Papers, ma pure per prevenire future regolamentazioni europee restrittive in materia di targeting pubblicitario, Meta ha annunciato, tramite il suo vicepresidente per i diritti civili (quel Roy L. Austin, Jr che è stato un noto avvocato americano in tema di battaglie e processi per i diritti civili), che non permetterà più (su Facebook e Instagram) il targeting degli annunci pubblicitari su argomenti molto sensibili, come l’orientamento politico e sessuale, lo stato salute, la razza, etc, visto che studi di terze parti hanno dimostrato che, su persone di gruppi sotto-rappresentati, tale routine aveva conseguenze negative, per l’umore, il comportamento, la salute mentale, favorendo il sentirsi discriminati e acuendo problemi di dipendenza.
Le novità di cui sopra, però, non hanno certo evitato a Instagram la sua buona dose di guai, che le derivano dall’essere sottoposta al controllo di Meta, ex Facebook Inc. Quest’ultima, infatti, è stata citata in tribunale dai responsabili della defunta app Phhhoto che, nel suo periodo di maggior fulgore, aveva 3.7 milioni di utenti attivi (alcuni dei quali anche molto famosi, come Bella Hadid e Beyoncé). Nello specifico, viene sostenuto dall’ex nota app di photo sharing che Instagram ne avrebbe copiato la funzione che permetteva di estrarre 5 fotogrammi da una singola raffica per convertirli in un breve video (phhhoto, appunto), trasformandola in Boomerang, per poi bannarla dalle API di Instagram evitando che gli utenti potessero condividere su quest’ultima le creazioni della prima. Menlo Park, ovviamente, ha fatto sapere che si difenderà con vigore da un’accusa che reputa priva di merito.
Non sono mancati, infine, i rumors in merito a funzioni di Instagram ancora in sviluppo ma comunque svelate. In questo caso, il developer Alessandro Paluzzi ha rivelato, in merito alla ventura facoltà di aggiungere più link alla propria biografia, tra cui anche quello al proprio profilo Facebook che, nel caso il proprio account sia privato, ovviamente solo i propri follower potranno vedere tali collegamenti. La sezione “Embeds” delle impostazioni, invece, qualora implementata, permetterà all’utente di stabilire se permettere o meno agli altri di incorporare il proprio profilo o i propri post in altri siti web. Sempre in relazione ai contenuti, come in Blue Twitter ha introdotto la possibilità di modificare i cinguettii, anche Instagram sarebbe al lavoro per implementare, sul suo sito web, un’analoga funzione “edit”.
Altre novità importanti appena scoperte riguardano le Storie che, se condivise su Facebook, potrebbe includere tra le proprie metriche di visualizzazione anche i viewers del social in blu: inoltre, sembra sia allo studio l’idea di aggiungere un rimando agli adesivi nella fotocamera in-app dedicata alla creazione di questo celebre formato.
In tema di messaggistica interna, potrebbe arrivare una funzione per avvisare l’utente che la sua chiamata potrebbe presto interrompersi avendo un basso livello di carica nella batteria dello smartphone. Quel che appare sicuro, invece, è che dal prossimo Dicembre verrà chiuso lo spin-off Threads, nato come messaggistica autonoma di Instagram, con la conseguenza che, per aggiungere una didascalia ai video e per messaggiare con i propri contatti, gli utenti del noto photo sharing dovranno tornare a convergere sulla piattaforma principale.