YouTube inizia a nascondere i dislike ai video

Nel mentre lo spin-off "americano" YouTube TV ora può essere fruito anche via Safari su macOS, la piattaforma di video standard, YouTube, ha comunicato che gradualmente estenderà la misura che rende privati i dislike conferiti ai vari video.

YouTube inizia a nascondere i dislike ai video

La piattaforma regina dei video in quota Alphabet (ex Google), YouTube, dopo aver concesso un piccolo contentivo agli utenti Apple per quel che riguarda il servizio YouTube TV, ha comunicato il varo di una piccola rivoluzione per la piattaforma standard, sulla quale il conteggio dei dislike sta diventando privato. 

La prima novità youtubbiana di questo giro di boa settimanale ha a dir poco del sensazionale. Come noto, nel 2019, YouTube, come spiegato dal suo canale ufficiale Creator Inside, cominciò a ragionare sul come fronteggiare i “dislike mobs”, cioè il radunarsi di alcuni utenti per affondare dei video, in genere di piccoli Canali o di creators agli esordi, per puro sport, senza alcun nesso col contenuto del video criticato. Tra le proposte che emersero, vi fu quella di richiedere che si motivasse il dislike con una spiegazione, o l’ingrigire il pulsante del pollice verso sino a che non si fosse guardata una buona porzione del video.

Tali ipotesi vennero però scartate perché poco pratiche, proseguendo col ragionare sull’eventualità di nascondere like (in stile Instagram) e dislike, o sul rendere privati i dislike. Alla fine, verso Marzo del 2021, partì il test proprio di quest’ultima idea, col coinvolgimento di pochi utenti: ora, ottenuti dei buon risultati, visto che si notato come gli haters non provino piacere ad alimentare i dislike di un video se non vedono la possibilità di farne crescere il relativo counter, Google ha deciso di estendere gradualmente tale misura, volta a “disarmare il pulsante Non mi piace“, col fine di “promuovere interazioni rispettose tra spettatori e creatori“, pur essendo consapevole che alcuni utenti legittimamente usassero il counter dei dislike per decidere cosa non guardare.

Nell’annuncio fornito da Google, viene spiegato che i dati dei dislike, il cui pulsante continuerà ad esser presente e a funzionare, saranno comunque visibili per i creators e i publishers, all’interno della suite YouTube Studio, fungendo quindi da feedback privato per gli stessi: inoltre, gli utenti saranno confortati dal sapere che i pollici verso conferiti verranno tenuti in considerazione dagli algoritmi di YouTube in modo da ottimizzare al meglio i suggerimenti sui video da proporre (o meno) come da vedere. 

Infine, una novità di carattere minore, in quanto relativa al servizio di streaming YouTube TV concepito negli USA come alternativa alla TV via cavo. Sino a poco tempo fa, era possibile fruire del servizio, in forma di sito web tv.youtube.com, semplicemente tramite un browser come Firefox o Chrome (e annessi spin-off a base Chromium, come Edge di Microsoft). Su macOS, nel caso si fosse provato a guardare il servizio tramite Safari, si otteneva solo il collegamento alla guida online dei dispositivi supportati e l’how-to per configurare il servizio sui televisori compatibili. Ora, su macOS (Monterey) e con Safari (dalla release 15.1), la lacuna in oggetto, che discriminava il browser della mela morsicata, è stata colmata. 

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