Non si può certo dire che quello attuale sia un bel momento per gli influencer di Instagram, la nota piattaforma di photo-sharing ormai dei gruppo Facebook, popolata da più un miliardo di utenti, metà dei quali accaniti utilizzatori delle Storie mutuate da Snapchat. Secondo quanto ammesso dal quartier generale di Menlo Park, il test – relativo all’occultamento dei contatori per i like, suscettibile di impattare sul marketing digitale della piattaforma e sulle attività degli influencer – prosegue e, proprio in queste ore, sta toccando l’Italia.
Era la fine di Aprile quando il giovane CEO Mark Zuckerberg, intervenuto a presiedere l’annuale convention dei programmatori di Facebook, F8, a San Josè (California), alluse all’intenzione di eliminare i like a margine dei post, per evitare la competizione volta a ottenere una manciata di apprezzamenti in più, con (secondo un precedente studio di Kaspersky) pericoli e ripercussioni sulle proprie relazioni (31%), sulla privacy, sul posto di lavoro (18%), sulla sicurezza della propria abitazione (37%), e liberare la possibilità d’espressione, senza condizionamento alcuno.
Da allora, la nuova funzionalità venne timidamente testata in Canada e, oggi, come da changelog, arriva anche nel Bel Paese, preceduta da un avviso, inoltrato ai soggetti coinvolti, nel quale si spiega che, con la nuova misura, si intende far sì che si concentrino su ciò che, in quanto foto e video, condividono, più che sul numero di like che ricevono.
In conseguenza della funzione anti-like, questi ultimi non verranno eliminati, ma semplicemente nascosti (come anche l’indicazione di chi li abbia concessi) all’altrui vista, risultando comunque visibili ai detentori degli account sui quali i contenuti sono stati pubblicati. Trattandosi, anche nel caso italiano di un test, volto a tastare il polso dell’utenza, per scoprire se la nuova misrra possa essere percepita come utile a migliorare l’esperienza d’uso sulla piattaforma, non è detto che, alla fine, diventi definitivo ma, in ogni caso, vi è già qualcuno che plaude all’iniziativa.
È il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, il quale fa notare come la sua associazione abbia già segnalato in passato Instagram per il comportamento poco trasparente dei suoi influencer, spesso sorpresi a fare pubblicità occulta, quindi non adeguatamente evidenziata. In quell’occasione l’Antitrust esercitò delle pressioni che portarono, su Instagram, al varo di una policy più rigorosa in merito, anche se – in effetti – le violazioni sono comunque continuate. Con l’iniziativa di nascondere i like, però, questo problema, secondo Dona, verrebbe risolto alla radice.