Dpcm, nuovi scontri a Torino, Milano e Napoli: si registrano una decina di feriti

Continuano le proteste in Italia per le decisioni di Giuseppe Conte dopo l'ultimo decreto ministeriale. Nella giornata del 26 ottobre si registrano nuovi cortei a Torino, Milano e Napoli.

Dpcm, nuovi scontri a Torino, Milano e Napoli: si registrano una decina di feriti

I cittadini italiani non sono felici delle ultime decisioni prese da Giuseppe Conte e le manifestazioni fatte il 26 ottobre a Torino, Milano e Napoli ne è un esempio. I più bersagliati sono proprio il presidente del Consiglio, accusato di non aver mantenuto le promesse in passato, e Vincenzo De Luca in Campania.

Iniziando da Torino, ove sono stati presenti sia i tifosi granata che quelli della Juventus, si registrano dei lanci di fumogeni e petardi a piazza San Carlo. Ci sono stati dei momenti di tensione pura a piazza Castello, ubicato a centro di Torino, mentre sono stati lanciati dei fumogeni anche davanti al Palazzo della Regione Piemonte e due petardi davanti a Palazzo Madama.

Sul corso Buenos Aires a Milano, conosciuto soprattutto per essere la più importante strada per il commercio lombardo, sono stati esplosi dei grossi petardi e molotov. Durante il corteo numerosi manifestanti hanno lanciato delle offese nei confronti di Giuseppe Conte come “Libertà libertà” e “Vogliamo i soldi”. Già nel pomeriggio c’è stata una manifestazione, sempre a Milano, da alcuni proprietari delle sale di scommesse e di slot machine.

La manifestazione a Napoli è stata invece più leggera, con un migliaio a piazza Plebiscito che si sono radunati per inveire contro Giuseppe Conte ma soprattutto contro Vincenzo De Luca, il presidente della regione Campania. Negli ultimi giorni infatti De Luca ha fatto parlare per alcune dirette sui social che non sono state apprezzate dai cittadini, improvvisando un lockdown totale per poi annullarlo nel giro di poche ore.

Infine a Trieste, come mostrato da alcuni filmati che circolano sul web, alcuni poliziotti dopo l’inno di Mameli si sono tolti il loro casco per unirsi alla manifestazione pacifica fatta dalla popolazione.

Come riportato da “Adnkronos” il bilancio finale è di: “Una decina di feriti tra i poliziotti, un fotoreporter, colpito alla testa da una bottiglia, e di una decina di manifestanti fermati per accertamenti: al momento sette sarebbero stati arrestati e due denunciati per accuse che vanno dalla resistenza aggravata a pubblico ufficiale in corso, al travisamento e al danno di oggetti mentre al vaglio degli inquirenti c’è l’ipotesi di devastazione”.

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