Tra i Galaxy A10, Galaxy A30, ed A50 già sul campo, e l’eventuale Galaxy A90 destinato ad essere presentato il 10 Aprile prossimo, va ad inserirsi il nuovissimo low cost Galaxy A20, appena svelato da Samsung in Russia (tramite newsroom e store istituzionali) quale proprio presidio locale (ma con buone possibilità di arrivare anche in Europa) della fascia medio-bassa.
Come da tradizione della serie, anche il Galaxy A20 (158.4 x 74.7 x 7.8 mm) adotta un design “3D Glasstic” ed un display Infinity-U (ovvero con notch “a goccia d’acqua”), particolarmente generoso per qualità, essendo un Super AMOLED proprietario, e dimensione, con i suoi 6.4 pollici, ma non per risoluzione, solo HD+ (720 x 1560 pixel).
Anche la scelta delle memorie, RAM e storage (ampliabile di altri 512 GB), guarda alla parte bassa della fascia media, stante la presenza di 3 GB di RAM e di 32 GB di storage: in compenso, abbinato alla GPU Mali-G71, il processore octa-core (1.6 GHz) sviluppato in casa scelto per il Galaxy A20, in veste di Exynos 7884, dovrebbe garantire prestazioni in linea con quelle di uno Snapdragon 450 (presente, a mo’ di riferimento, nello Huawei Y7 Pro 2019).
Le fotocamere, complessivamente, sono tre, con una selfiecamera mono, da 8 megapixel (f/2.0), ed una doppia fotocamera posteriore, nell’angolo alto di sinistra, da 13 (f/1.9) + 5 (f/2.2) megapixel, posta sopra il relativo Flash LED e quasi accanto allo scanner per le impronte, oblungo, posto al centro.
Dotato di Wi-Fi e Bluetooth, e dell’onnipresente GPS, il Galaxy A20 di Samsung dispone del 4G VoLTE su ambedue le SIM, ma anche di un modulo NFC per i pagamenti contactless, sfruttando lo smartphone (via app Samsung Pay) al posto della carta di credito. La batteria, con una capienza di 4.000 mAh e quindi idonea a coprire ampiamente la giornata di lavoro, beneficia della ricarica rapida (grazie al caricatore, incluso, da 15W), mentre il sistema operativo – celato sotto la nuova interfaccia One UI – è Android Pie 9.0.
Il prezzo del Samsung Galaxy A20, localmente, è di 13.990 rubli che, tradotti in valuta del Vecchio Continente, cambio alla mano, corrispondono a 190 euro, o anche meno, in considerazione dei prezzi sensibilmente più alti che gli smartphone sono soliti avere in Russia.