Facebook, come le sue principali applicazioni, è sempre più diversa da come era agli albori della sua storia. Ora, quasi quotidianamente coinvolta in problemi con le istituzioni a proposito della privacy o della concorrenza, il social in blu tenta di farsi largo nel settore del gaming, della realtà virtuale, ovviando a normali cambi al vertice man mano che la strategia aziendale si evolve.
Tempo fa, con l’intento di scalfire il dominio di Twitch e YouTube nel mondo del game streaming, Facebook varò il sottodominio fb.gg, che permetteva ai gamers di streammare quanto andavano giocando sul loro display, dovendo riconoscere a Facebook una provvigione pari (YouTube, 30%) o inferiore (Twitch, 50%) a quella dei principali operatori del settore.
In seguito, il medesimo portale è arrivato (non ancora in Italia) sotto forma di applicazione per smartphone (reperibile su ApkMirror), ed ora il progetto si amplia ancora di più (visto che sul Play Store i download oscillano sui 100.000) con l’arrivo del tab dedicato, Facebook Gaming, nelle applicazioni Android e iOS di Facebook, seguendo un approccio simile a quello di YouTube che in passato ha comunicato la chiusura della sua app separata per il Gaming, in quanto i suoi utenti non cercavano un’esperienza separata dal portale che già frequentavano per i video.
Una volta entrati nel tab in oggetto, posto nella barra di navigazione in alto tra quello dei video (Watch) e quello delle notifiche (la campanella), si verrà accolti in una TimeLine simile a quella del social ma che, calibrata sul mondo del gaming, proporrà in cima gli ultimi giochi di Facebook in cui ci si è cimentati, o alcuni suggeriti dalla piattaforma, dei post delle gaming house, i commenti dei più bravi gamers che trasmettono, e molto altro. Inizialmente, però, il tab “Facebook Gaming” non sarà visibile a tutti, ma risulterà limitato ad una frazione di utenti che, col passare del tempo, si estenderà sino ad inglobare tutto il pubblico della piattaforma.
Non molti sono al corrente del fatto che Menlo Park abbia attivato un dipartimento a Pittsburgh, i Facebook Reality Labs, incentrato sulla realtà virtuale, che – secondo l’azienda – avrebbe già ottenuto un risultato, nella creazione dei Code Avatars. Questi ultimi sarebbero degli alterego virtuali delle persone, da utilizzarsi nel caso di comunicazione a distanza: al momento. però, per realizzarli occorrono due studi di cattura, fotocamere ad elevatissima risoluzione, e qualcosa come 1.700 microfoni per ottenere il suono in 3D. L’obiettivo è di ridurre tutto ciò in una forma che sia accessibile all’utenza domestica, evitando nel contempo il pericolo di contraffazione tramite il deepfaking.
Anche Facebook, come WhatsApp, perde un importante dirigente. Secondo quanto comunicato dallo stesso Zuckerberg, il responsabile per i prodotti del social in blu, Chris Cox, lascia Menlo Park dopo un’esperienza più che decennale al fianco del giovane CEO, per conto del quale ha sviluppato funzioni importanti, come il NewsFeed e, addirittura, l’app mobile del social. Nel breve tempo, l’executive non sarà rimpiazzato, sebbene la gestione di Facebook dovrebbe passare alla creativa Fidji Simo, attuale Head of Video, Games and Monetization del social.