L’atleta sudafricano Oscar Pistorius, dichiarato colpevole dell’omicidio della sua fidanzata, subirà una condanna di almeno 15 anni: la Suprema Corte d’Appello sudafricana ha, infatti, accettato il ricorso del Procuratore che aveva chiesto che la precedente condanna di 5 anni venisse inasprita.
La giudice Thokozile Masipa gli aveva assegnato una pena di 5 anni di reclusione per aver ucciso nel suo appartamento di Pretoria la sua fidanzata, Reeva Steenkamp, la mattina del 14 febbraio del 2013. Il Procuratore ha però considerato errato il verdetto e ha, pertanto, presentato un ricorso affinchè Pistorius venisse condannato per un delitto di omicidio e gli fosse assegnata una pena maggiore.
“Pistorius ha sparato non uno, ma quattro colpi. Non abbiamo dubbi che l’accusato sapesse che, chiunque ci fosse dietro la porta, potesse morire in seguito al suo gesto”, ha affermato il giudice dell’Alta Corte, Eric Leach. E dietro la porta chiusa del bagno c’era la modella Reeva Steenkamp, la sua fidanzata; ma l’atleta ha sempre sostenuto che pensava si trattasse di un intruso, versione che la giudice accettò.
Secondo la Corte Suprema, anche se Pistorius ha confuso la fidanzata con un ladro, sparando quattro colpi attraverso una porta sapeva che avrebbe potuto uccidere.
I giudici hanno concluso che la giudice del Tribunale Superiore di Pretoria che giudicò Pistorius ha commesso diversi errori in un verdetto che hanno definito “confuso” e hanno recriminato il fatto che non siano state prese in considerazione le prove circostanziali e le testimonianze di alcuni testimoni chiave.
Pistorius ha finora scontato un sesto della pena di 5 anni presso il carcere di Pretoria, dal quale lo scorso 20 ottobre è uscito per buona condotta passando agli arresti domiciliari. A gennaio sarà pronunciata una nuova sentenza nei confronti dell’atleta, sulla base delle affermazioni della Corte Suprema, che fino ad allora rimarrà agli arresti domiciliari, nella casa dello zio a Pretoria.