Se c’è una cosa che stiamo imparando sulla copertura mediatica del post 13 Novembre Parigino, è che realtà e finzione vengono, sovente, mescolate in modo da creare confusione su chi è vittima e chi è carnefice in questa grande ondata di terrorismo internazionale.
Già negli scorsi giorni abbiamo potuto appurare l’emergere di diverse bufale “parigine” dal tono alquanto allarmista (l’Isis minaccia chi colora il proprio profilo con la bandiera francese, i bambini vittime dei bombardamenti francesi in Siria) e, a quanto pare, il trend non sembra destinato a fermarsi. Nelle scorse ore, infatti, diverse testate internazionali (Daily Mail, New York Post, Al Jazeera) hanno pubblicato la foto, ovviamente divenuta subito virale sui social, relativa ad una ragazza che, con sguardo sognante, faceva il bagno immersa in un mare di bianche bolle di schiuma.
Nei servizi diffusi da questi media, l’identità della “ragazza della vasca” veniva attribuita ad Hasna Ait Boulahcen, meglio nota come la cugina di Abdelhamid Abaaoud, l’ideatore delle stragi di Parigi, uccisa nel blitz delle teste di cuoio francesi avvenuto qualche giorno fa nel quartiere di St. Denis.
In realtà, la foto in questione (come pure altre finite in rete), appartiene ad un’altra ragazza, ora in Marocco, Nabila Bakkatha, la quale – in un’intervista alla CNN – racconta di essersi accorta di questo scambio d’identità grazie alla segnalazione di un amico il quale le aveva fatto notare come la sua foto fosse riportata da tutte le principali testate del mondo come quella della terrorista che s’era fatta esplodere a St. Denis.
Dopo alcune indagini, la giovane marocchina ha scoperto l’arcano e ha capito come tutto ciò sia potuto succedere: una sua ex amica, notando la somiglianza con Hasna, per vendicarsi, aveva ceduto le foto ad un giornale francese che, poi, aveva dato il via al tam tam mediatico che aveva finito per danneggiare una ragazza innocente.
Nabira, intanto, ha certificato la proprietà delle foto circolate anche alla testata Al Jazeera che pure aveva partecipato, inconsapevolmente, alla bufala.
Il danno, però, è – ormai – fatto: la giovane marocchina ha ricordato, nel corso di alcune interviste, come la sua famiglia sia ancora sotto shock per l’accaduto e come alcuni parenti evitino di parlarle. Oltre a ciò, ha dovuto anche abbandonare il lavoro e, di sicuro, almeno per un po’…le sarà alquanto difficile non farsi notare in Francia. Sempre ammesso che abbia il coraggio di andarci… ..