YouTube: problemi con gli Shorts, in test hub per contenuti gratis con pubblicità

A quanto pare YouTube starebbe testando una soluzione anti Pluto TV con un hub di contenuti distribuiti gratis grazie agli annunci pubblicitari: la nota piattaforma, però, dovrà anche risolvere una causa legale relativa ai suoi video corti Shorts.

YouTube: problemi con gli Shorts, in test hub per contenuti gratis con pubblicità

YouTube, che da Febbraio permetterà la monetizzazione anche degli Shorts, attraverso l’arrivo della pubblicità, si appresta a sfidare Pluto TV attraverso un hub di contenuti gratuiti con pubblicità ma, nel frattempo, dovrà affrontare una causa legale relativa ai suoi Shorts. 

Poco meno di tre anni fa, Google ha introdotto su YouTube i filmati corti Shorts per competere con TikTok e la cosa però non è stata presa bene dall’azienda londinese Shorts International Ltd, attiva da decenni nel settore dell’intrattenimento attraverso la realizzazione di cortometraggi, il cui logo ha il segno del “play” nella O. Ne è nata una causa legale per violazione del copyright, che Shorts International ha intentato contro Google, il 23 giugno 2022, presso l’Intellectual Property Enterprise Court del Regno Unito.

Secondo Shorts International, c’è il pericolo che il pubblico pensi che Google abbia acquisito il marchio Shorts o che Shorts International sia una sua sussidiaria, anche perché l’azienda londinese distribuisce i suoi contenuti anche su YouTube. D’altro canto gli avvocati di Google lamentano che assecondare le richieste della controparte, di cambiare nome agli Shorts, comporterebbe “enormi costi di rebranding e modifiche tecniche sulla piattaforma“. 

La vicenda ha avuto uno sviluppo nei giorni scorsi quando l’Alta Corte del Regno Unito ha acconsentito a un processo lungo, proprio quello che Shorts voleva evitare lamentando un forte squilibrio di risorse tra le due parti. 

Secondo il The Wall Street Journal, che ha fatto riferimento a persone a conoscenza delle discussioni, YouTube sta testando, in vista di un più ampio lancio entro la fine dell’anno, un hub in cui offrirebbe dei contenuti, programmi e film, in modo gratuito in quanto sostenuti dagli annunci pubblicitari. I contenuti sarebbero forniti da alcuni media partner, e la suddivisione delle entrate da pubblicità sarebbe simile quella che YouTube usa per gli altri contenuti, trattenendo per sé il 45% e concedendo alle società di intrattenimento di tenersi il 55%. 

YouTube ha fornito un’implicita ammissione in merito dichiarando: “Siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per fornire agli spettatori una destinazione centrale per trovare, guardare e condividere più facilmente i contenuti che contano di più per loro“. 

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