Anche YouTube, come tante altre piattaforme basate sull’erogazione di contenuti online, a causa del coronavirus, ha deciso di adeguare la propria offerta, settando a 480p la risoluzione predefinita (in India addirittura quella massima) dei video ospitati, onde ridurre la pressione generale sulla rete Internet, mai come oggi utilizzata dalle tante persone costrette in casa dalla quarantena. Assieme a tali novità, Google ha lavorato, però, anche a migliorie funzionali per la nota piattaforma di video sharing, come appurato da diversi leaker.
Secondo i programmatori di XDA Developers, in base a un’analisi di reverse engineering condotta mediante il programma JEB Decompiler, nella versione 15.13.33 di YouTube per Android si celano, sotto la superficie, riferimenti codicistici a due future funzioni, ad oggi non ancora attive.
La prima feature scovata nella release di YouTube per Android si chiama “End time” e prevede che l’utente imposti l’orario di quando dovrebbe andare a dormire, trascorso il quale verrebbe avvertito così da non guardare altri video di notte, ma con la facoltà di rimandare l’alert almeno in modo da poter portare a termine la visione del video in corso.
Tale funzione, non la prima in ottica wellbeing (benessere digitale) introdotta su YouTube (ove è già presente “Durata di visualizzazione“, col tempo trascorso in app giorno per giorno, il reminder per fare una pausa, la disattivazione della riproduzione automatica del video successivo, la sintesi programmata, etc), sarà collocata nelle Impostazioni, alla voce “Generali”.
Era Ottobre quando il Wall Street Journal rendicontò dell’interesse di Google verso Firework, un servizio in stile TikTok, per fronteggiare la concorrenza del pericoloso competitor asiatico: evidentemente qualcosa in tal senso è andato avanti, stante che la seconda funzione emersa, nota come “Shorts“, riguarda proprio la facoltà di realizzare, e caricare, brevi clip musicandole con l’immensa libreria musicale detenuta dalla grande Y. I video in questione, Shorts, verrebbero visualizzati in un feed dedicato all’interno dell’app e, al pari del formato delle Storie di YouTube, potrebbero essere concessi, nelle fasi iniziali dell’implementazione, solo a quegli youtubers che rientrino entro un determinato parametro di iscritti.