Anche YouTube, come molte altre grandi realtà tecnologiche, ha dovuto adattarsi in tempi di coronavirus, onde non saturare la Rete con i propri video riprodotti in streaming: ciò, però, non ha frenato Mountain View dal lavorare a un nuovo modo di proporre la propria alternativa “on demand” ai colossi del settore, quali Netflix, Disney+, Prime Video.
Di recente, Google aveva prospettato il progetto di ridurre la qualità standard dei video riprodotti su YouTube alla risoluzione SD, standard, pari a 480p, precisando che all’utente sarebbe stata concessa la facoltà di settare la riproduzione dei video, manualmente, a una qualità superiore. Le cose, però, potrebbero essere cambiate, in senso più restrittivo.
In alcune regioni dell’India, tra cui Delhi e Bombay, sembra che, riproducendo i video di YouTube, lato mobile (con la sola eccezione della controparte desktop, ove si parte anche da 1080p), non si vada oltre i 480p, con le risoluzioni più elevate che, senza alcun preavviso, sarebbero state del tutto rimosse.
La novità, che coinvolgerebbe anche gli utenti di YouTube Premium, con i video che pur caricati in 4K sarebbero downgradati a 480p, sarebbe indipendente dalla qualità della connessione, e dal tipo della stessa (se Wi-Fi, o traffico dati), sollevando non poche critiche (su Twitter) all’indirizzo della grande G che, forse, avrebbe potuto almeno fermare la qualità video a 720p (HD).
In attesa di capire se tale provvedimento verrà esteso anche in altri territori indiani e al resto del mondo, secondo di XDA Developers e 9to5Google, l’esperienza utente di YouTube, basata sulla proposizione di video gratuiti supportati dalla pubblicità, potrebbe essere esportata nella cugina “Google Play Movies & TV” (o semplicemente Google Play Movies) il cui successo è ben lontano da quello di altri illustri competitor, nonostante i prezzi particolarmente economici ai quali propone le nuove uscite (in media 3.99 euro per il noleggio, e 9.99 per l’acquisto).
Analizzando la release 4.18.37, le fonti di cui sopra hanno scoperto riferimenti alla voce “Centinaia di film con poche pubblicità“, preludio del fatto che presto, magari in piena emergenza da Covid-19, gli utenti non abbonati potranno trovare, in tale servizio, diversi film gratis supportati dalla pubblicità.