Ormai da anni YouTube condivide con i creators le entrate pubblicitarie dei video tradizionali: coloro che si cimentavano nei video corti Shorts, invece, dovevano accontentarsi di un fondo (da 100 milioni di dollari) messo a disposizione da Google e di strumenti come le Super Chat o le integrazioni per gli acquisti. Lo scorso Settembre è arrivata la promessa che presto si sarebbe attuata la condivisione delle entrate pubblicitarie pure con gli Shorts e, nelle scorse ore, è stato fatto l’annuncio secondo il quale ciò avverrà dal prossimo 1° Febbraio.
Per l’occasione, YouTube ha aggiornato i termini del programma partner. Ora per essere ammessi allo stesso, bisogna sempre avere almeno 1.000 iscritti al proprio canale ma occorre anche “ottenere le 4.000 ore su contenuti diversi dai cortometraggi” o conseguire “10 milioni di visualizzazioni sui tuoi cortometraggi pubblici negli ultimi 90 giorni”.
YouTube precisa che si avrà tempo sino al 10 Luglio 2023 per accettare i nuovi termini del proprio programma partner. Nel caso non si provveda, verrà disattivata la possibilità di monetizzare e occorrerà ripresentare la domanda di ammissione. Onde agevolare l’accettazione, però, YouTube ha strutturato i nuovi termini con un approccio modulare o a livelli.
Indipendentemente dal fatto che si vogliano monetizzare gli Shorts, tutti i membri del programma dovranno firmare un accordo base: in esso vengono precisate le cose che si possono pubblicare e “come funziona il pagamento“. Poi, è possibile firmare accordi per “Pagina di visualizzazione” (coprono i video di lunga durata e i live streaming su YouTube, YouTube Kids, YouTube Music) e appunto gli Shorts (in merito alla condivisione delle entrate per gli “annunci visualizzati tra i video nel feed Shorts“). L’ultimo livello di accordi si chiama “Addendum sui prodotti commerciali“.
In questo livello vengono trattati gli strumenti, come Super Chat, Super Thanks, e Super Sticker, attraverso cui i fan possono finanziare i propri creators preferiti: non occorre riaccettare questo livello degli accordi nel caso lo si fosse già fatto in passato.