YouTube perde utenti per colpa del blocco degli ad blocker

YouTube ha registrato un record di disinstallazioni dopo aver bloccato l’accesso agli utenti con ad blocker. Molti utenti si sono lamentati e hanno cercato alternative.

YouTube perde utenti per colpa del blocco degli ad blocker

Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a un’inaspettata escalation tra YouTube e gli ad blocker, con la piattaforma di streaming video di Google che sta intensificando la sua lotta contro l’uso di questi strumenti per bloccare la visualizzazione delle pubblicità. Sebbene l’uso di ad blocker sia sempre stato vietato su YouTube, la piattaforma aveva adottato una politica di tolleranza nei confronti degli utenti che li utilizzavano. Tuttavia, recentemente, YouTube ha iniziato a condurre una serie di “testin alcune parti del mondo, mirati a bloccare l’accesso ai visitatori con ad blocker attivi, mostrando loro una schermata che impedisce la fruizione dei contenuti.

Questa mossa di YouTube ha suscitato due reazioni significative. Da un lato, si è verificato un aumento record delle disinstallazioni degli ad blocker, con centinaia di migliaia di utenti che hanno rimosso tali estensioni solo nel mese di ottobre. Dall’altro lato, gli sviluppatori di ad blocker stanno lavorando instancabilmente per sviluppare soluzioni che possano aggirare le nuove tecnologie di rilevamento di YouTube.

È importante notare che queste disinstallazioni non rappresentano necessariamente un abbandono definitivo da parte degli utenti, in quanto si è anche registrato un notevole aumento delle installazioni di ad blocker alternativi. Gli utenti sembrano alla ricerca della soluzione più efficace per mantenere la loro esperienza senza pubblicità. Tuttavia, finora, i progressi nel contrasto alle nuove politiche di YouTube sono stati modesti.

Il fatto che il divieto di accesso imposto da YouTube non coinvolga tutti gli utenti ha reso difficile per la maggior parte degli sviluppatori di ad blocker analizzare da vicino il problema. Alcune settimane fa, è emerso un tentativo insolito per aggirare il sistema: far credere a YouTube di navigare da un dispositivo Windows Phone, una piattaforma ormai obsoleta. Questo è solo l’inizio di un probabile ciclo di “botta e risposta” tra YouTube e gli sviluppatori di ad blocker.

Questi ultimi cercheranno costantemente nuove vulnerabilità da sfruttare, mentre YouTube lavorerà per rafforzare le sue protezioni. L’efficacia nel mantenere YouTube senza pubblicità diventerà un parametro chiave per il successo di un ad blocker. Tuttavia, ci auguriamo che nessun ad blocker opti per la soluzione dietro un abbonamento premium, mettendo così fine all’era della visualizzazione gratuita e senza pubblicità. Da notare che YouTube ha recentemente aumentato i prezzi del suo servizio di abbonamento Premium e ha concesso maggiore spazio agli annunci pubblicitari.

Questa mossa è solo uno dei molti cambiamenti che stanno interessando il panorama del consumo di contenuti online. Tutto è cominciato con Netflix, che ha deciso di combattere la condivisione delle password tra gli utenti. Successivamente, altre piattaforme hanno seguito l’esempio con aumenti tariffari e nuove politiche. Disney+ mira a bloccare la condivisione delle password, Microsoft ha incrementato i costi del suo Game Pass e Prime Video ha annunciato l’introduzione di pubblicità durante i film, offrendo agli utenti la possibilità di eliminarle a pagamento. In un momento in cui la concorrenza è in costante crescita, gli sviluppatori di ad blocker e le piattaforme di streaming stanno intraprendendo una vera e propria battaglia per il controllo della visualizzazione senza pubblicità. Gli utenti, nel frattempo, sono costantemente alla ricerca di modi per preservare la loro esperienza di visione online senza interruzioni indesiderate. Resta da vedere chi avrà la meglio in questa lotta in continua evoluzione.

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