YouTube: novità per mini-player e playlist, nuove norme anti molestie

Riformate (tra le polemiche) le regole anti-bullismo e molestie, YouTube ha aggiornato la controparte web based, a beneficio del mini-player e delle playlist, mettendo a referto anche un ragguardevole incremento di abbonati per i propri servizi a pagamento.

YouTube: novità per mini-player e playlist, nuove norme anti molestie

Nonostante un mercato dello streaming sempre più competitivo (al quale presto si aggiungerà globalmente TikTok, con Resso), YouTube continua a mietere successi, al netto di qualche polemica destata dalla sua nuova policy anti-molestie, con sempre nuovi aggiornamenti per la piattaforma web, e i servizi a pagamento della grande Y, YouTube Premium e YouTube Music Premium che, dall’esordio in India a Marzo, hanno già ottenuto 800 mila iscritti, superando il più rodato rivale Spotify.

Di recente, Google – dopo aver operato il restyling dell’interfaccia web per uniformarla a quella mobile – vi ha introdotto l’aggiunta dei video in coda, fondamentalmente e funzionalmente basata sul mini-player che mantiene un video in riproduzione in basso a destra nel mentre si scorrono gli altri video disponibili.  

Quest’ultimo è stato migliorato, visto che nell’essere attraversato dal cursore del mouse evidenzia i comandi di gestione (avanzamento/riavvolgimento do 10 secondi, pausa/play, chiusura/ritorno alla visualizzazione classica), le annesse scorciatoie da tastiera e, in più, ora rimane attivo anche su altre pagine della piattaforma web, come sulla pagina per inviare il feedback a Google o in quella delle impostazioni.

Anche le Playlist hanno ricevuto diversi perfezionamenti. In precedenza, condividerle richiedeva troppi passaggi, mentre d’ora innanzi, a roll-out terminato, comparirà l’apposita icona di condivisione nella barra laterale a sinistra della playlist da condividere, che sia realizzata da terzi o da sé stessi. In merito alle playlist proprie, inoltre, l’utente potrà riorganizzarne i video secondo alcuni criteri (data di aggiunta, popolarità, o data di pubblicazione).

Forse per bilanciare le più permissive norme sulla violenza nei videogame, il team Trust & Safety di YouTube ha modificato in senso restrittivo le regole anti-bullismo che, ora, sanzionano anche la violenza verbale implicita (in cui un linguaggio allude all’eventualità che avvenga una violenza fisica) e quei contenuti che prendono di mira gli utenti in base a specifiche sensibili, come l’etnia, l’orientamento sessuale, la provenienza, o l’Identità di genere. Le norme, applicate anche ai commenti, prevedono che i canali non ottemperanti possano essere impediti nella facoltà di monetizzare o, nei casi più estremi, chiusi, e ciò ha portato a forti critiche da parte degli youtubber (es. Pewdiepie) che, al grido di #YouTubeIsOver, parlando di censura, hanno invitato gli utenti a passare alla concorrenza. 

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