Sin dalla sua nascita nel 2016, TikTok, l’applicazione per le miniclip musicate gestita dalla start-up cinese ByteDance, si è evoluta molto, finendo con l’assorbire Musical.ly, proponendo un “proprio” smartphone ufficiale, e raggiungendo il miliardo e mezzo di download totali (di cui poco meno della metà, 614 milioni, nel solo anno in corso). I cambiamenti, però, non sono ancora conclusi, come testimoniato, ed ammesso, negli ultimi tempi.
La rivista online TechCrunch, grazie alla testimonianza di Fabian Bern, gestore della scuderia di influencer Uplab, ha rivelato, con successiva conferma da Pechino, come TikTok stia sperimentando – con pochi e selezionati creators – la possibilità di far aggiungere link a siti web esterni, anche di tipo e-commerce o merchandising, all’interno delle biografie e dei video, seguendo un percorso di monetizzazione ed accrescimento del valore per la community già intrapreso da illustri competitor, come Instagram e Pinterest.
Col passare del tempo, sono in molti a temere l’ascesa di TikTok, tanto che Instagram – onde contenerne il successo – sta sperimentando una funzionalità simile, battezzata Scene. Anche per sfuggire al pressing dei competitor, TikTok (o meglio ByteDance) ha avviato un processo di diversificazione, che ha preso due strade differenti.
La prima ha portato alla nascita, dopo mesi di test, di Resso, un’applicazione di music streaming che – da poco sbarcata definitivamente su Android e iOS in India e Indonesia – ha già totalizzato 27 mila installazioni.
Realizzata da Moon Video Inc, per ora offre i brani musicali di alcune etichette locali (Times Music e T-Series) ma, in vista del lancio global, si appresta a finalizzare accordi anche con Warner Music Group Corp., Sony Music Entertainment, e Universal Music Group: come tutte le app del genere, anche Resso permette di indicare i propri artisti preferiti in fase di iscrizione (via Google o Facebook), di cercare nuove canzoni e raggrupparle in playlist ma, in più, consente di ascoltare un brano (gratuitamente, o previo abbonamento mensile di circa 1.53 euro con annesso download e riproduzione in background) visualizzandone in concomitanza il testo (in stile karaoke), senza dimenticare la possibilità di commentare le canzoni, o di realizzare dei mix – i Vibes – con porzioni del brano arricchite da foto, GIF, o video, prima che siano votabili a suon di reazioni (diventando artwork ufficiali del brano) o condivisibili sulle principali app di chat e social.
Più nel versante social, infine, rientra l’ormai consolidato spin-off applicativo di TikTok noto come Flipchat (in lingua locale “Feiliao”). Quest’ultimo, non troppo dissimile dal rivale Jike, prevede che gli utenti scambino contenuti con gli amici, tramite forum o chat group fondati sulla base di interessi, hobby, e passioni comuni con, in più, la presenza di strumenti di comunicazione sincrona, come la chat e le video-chiamate.