Nelle scorse ore, alcune uscite di Elon Musk, neo proprietario di Twitter, hanno fatto non poco discutere su passate e prossime mosse del social del canarino azzurro, alle prese con polemiche illustri e provvedimenti in favore dei soli utenti paganti.
Non è la prima volta che Musk ha contraddittori con personaggi illustri, basti ricordare qualche mese fa la querelle con lo scrittore di best seller Stephen King a proposito dell’ipotesi che l’abbonamento Blue ripartisse con un costo di 20 dollari al mese: in quel caso King obiettò che vista la sua popolarità avrebbe dovuto essere la piattaforma a pagare lui e non il contrario. Alla fine si giunse all’ipotesi di compromesso degli 8 dollari al mese.
Da allora Twitter Blue è stato reso valido su tutto il globo, col suo carico di vantaggi, tra cui i video più lunghi, in qualità 1080p, la possibilità di modificare o annullare un tweet, una modalità lettura, personalizzazioni dell’app, la priorità nelle risposte e in altre superfici del social, e post lunghi sino a 4.000 caratteri. Tra i vantaggi di Blue vi è anche il badge di verifica colorato, blu per gli utenti, con la conseguenza che, dal 1° Aprile, sarà tolto il vecchio badge concesso gratuitamente alle personalità degne di interesse.
La cosa non è andata giù all’attore William Shatner (il capitano Kirk di Star Trek) che, forte dei suoi 2,5 milioni di follower, si è chiesto perché dovrebbe pagare per qualcosa che prima era gratis, adducendo questa mossa alla necessità di lucrare sugli utenti, visto che solo pagando si avrà la spunta di verifica. Musk ha prontamente replicato asserendo che non si tratti di lucro ma di equità, ovvero della necessità di trattare tutti allo stesso modo senza prassi ad hoc per le celebrità.
Un’altra serie di polemiche relative all’abbonamento Blue è nata da una serie di tweet condivisi dal profilo ufficiale di Elon Musk. L’imprenditore multimiliardario ha spiegato che dal 15 Aprile saranno in vigore due novità per gli utenti paganti. In primis, costoro saranno gli unici a poter vedere i contenuti suggeriti che, come noto, popolano il feed “Per te”.
La novità di maggior peso, però, è un’altra. Nello specifico, solo gli utenti paganti potranno votare ai sondaggi (come chiesto in passato da alcuni suoi supporter quando, come esito di un sondaggio, emerse che Musk avrebbe dovuto dimettersi da CEO di Twitter), con la motivazione che ciò potrebbe frenare l’influsso dei bot sulle votazioni, anche se, in realtà, basta avere un numero telefonico valido per registrare un abbonamento a Blue e quindi poter influenzare le consultazioni.