Da che Elon Musk ha comprato Twitter, non si fa che parlare dei cambiamenti che intende apportare al social, a volte messi in piazza anche da rivelazioni di terze, come nel caso dei rumors secondo i quali l’imprenditore s’appresterebbe a lasciare a casa un dipendente ogni 4, ma spesso comunicati in prima persona, come nel caso delle prossime funzioni in arrivo sul canarino azzurro.
Nei giorni scorsi, pur senza che nulla in tal senso venisse ufficializzato, si era parlato molto del sistema di verifica previsto per categorie come politici, giornalisti, persone del mondo dello spettacolo, sportivi e, in genere, personalità di pubblico interesse, alle quali si tende a concedere una spunta blu. Ordunque, in merito a tale novità, si era ipotizzato che Musk avrebbe reso a pagamento il conferimento della spunta blu e, come cifra richiesta, si era parlato di una ventina di dollari.
Inutile dire che v’è stato in merito il classico “apriti Cielo”, con commenti al vetriolo anche da parte di persone famose. Lo scrittore horror Stephen King, per dire, ha commentato l’ipotesi in modo pittoresco (“Col ca*zo“), spiegando che semmai è il social che dovrebbe pagare lui vista l’ondata di popolarità riflessa che porta alla piattaforma con i suoi follower e sentenziando che, se la cosa dovesse essere messa a regime, se ne sarebbe andato.
Musk ha subito replicato contrattando con lo scrittore, e scendendo a più miti consigli, spiegando che per la spunta blu si potrebbero chiedere 8 dollari (cifra che varierebbe di paese in paese, e che sarebbe commisurata col relativo potere d’acquisto), ottenendo in tal modo anche un canale per finanziare le spese della piattaforma (es. pagare le bollette e gli stipendi), darle le “risorse per compensare i creatori di contenuti“, e per combattere lo spam, i bot e gli account falsi.
Al momento, nel frattempo, sembrerebbe che Musk abbia tolto dall’abbonamento Blue la possibilità di leggere senza pubblicità gli articoli degli editori partner: proprio in merito a cosa si otterrà con tale abbonamento, in una serie di tweet, Musk ha spiegato che, aderendo a Twitter Blue, si avranno la possibilità di pubblicare audio e video lunghi, di visualizzare la metà degli annunci pubblicitari, la “priorità nelle risposte, menzioni e ricerca, che è essenziale per sconfiggere spam/truffe” e l’aggiramento dei paywall per leggere gli articoli degli editori disposti a lavorare col suo social.