Twitter: rumors su profili professionali, mance, Fleets sponsorizzati

Molto spesso l'assenza di update da parte di Twitter coincide col lavoro sotto-traccia dei suoi programmatori, come dimostrato dalle nuove scoperte dei leakers, ma anche da un'importante comunicazione ufficiale.

Twitter: rumors su profili professionali, mance, Fleets sponsorizzati

Dopo aver annunciato novità in relazione alla qualità delle immagini visualizzate e caricate online, il celebre microblog Twitter ha annunciato una fase di test in vista dell’introduzione dei “Profili professionali”: nel frattempo, impegnata anche in sviluppi non palesi, la piattaforma del canarino azzurro ha continuato a lavorare sulla pubblicità nei Fleets e per l’introduzione delle mance quale forma di mecenatismo per sostenere i creatori di contenuti 

Nelle scorse ore, l’account @TwitterBusiness ha comunicato l’avvio di un test, per ora limitato ad alcune attività negli USA, riguardante i profili business della piattaforma, denominati “Profili professionali“: questi ultimi saranno messi a disposizione di chi lavora con Twitter per aggiornare sulla propria attività, tra cui aziende, creators, editori, no profit, e comprenderanno diverse informazioni, tra cui l’indirizzo, l’orario di apertura, il link al sito web ufficiale e due pulsanti.

Nel caso specifico, un pulsante consentirà agli utenti di ottenere, sull’app di navigazione del proprio device, indicazioni per raggiungere la sede dell’attività, mentre l’altro consentirà di contattare il servizio di assistenza o il centralino dell’attività stessa, magari per ricevere altre informazioni.

Sempre attiva dello scovare novità non ancora emerse, la leaker Jane Manchung Wong ha svelato l’intenzione di Twitter di inserire, forse sui profili degli account con un certo numero di follower, un pulsante “Tip jar”, cioè per le mance, simile invero ad uno già in progettazione per gli Spaces che, se premuto, datosi che di fatto il social non maneggerà il danaro degli utenti, consentirà a questi ultimi di fare una donazione secondo il proprio circuito preferito, che sia Patreon, PayPal, Bandcamp, Cash app, o Venmo. 

Ancora dal mondo dei leaker, questa volta ad opera di Alessandro Paluzzi, arriva la spifferata secondo cui i Fleets sponsorizzati ormai avrebbero una forma ben definita, con il nome dello sponsor, la scritta accanto “promoted” e, in basso, il call-to-action “scorri in alto per saperne di più”, che permetterebbe di capire perché si visualizzi una data pubblicità e di esprimere un dislike in merito.

Continua a leggere su Fidelity News