Twitter: retromarcia sul feed for You, nuove policy su post sponsorizzati, calo pubblicità e sicurezza out

Twitter, sommerso di critiche, si appresta a tornare indietro su una decisione assunta in merito al feed degli utenti. Arrivano nuove decisioni anche per i post sponsorizzati. Intanto calano gli investimenti pubblicitari e la sicurezza latita ancora.

Twitter: retromarcia sul feed for You, nuove policy su post sponsorizzati, calo pubblicità e sicurezza out

Twitter, nelle scorse ore, ha fatto retromarcia su una discussa novità che non è piaciuta ai suoi utenti e nel contempo introdotto una nuova normativa per i post sponsorizzati. Intanto, per il social del neo proprietario Elon Musk arrivano polemiche in tema di sicurezza e cattive notizie in ambito investimenti pubblicitari. 

Twitter non è nuova nel varare novità discusse, e nel ritornare presto sui propri passi dopo le lamentele degli utenti. Capitò col nuovo abbonamento Blue, sospeso temporaneamente dopo il proliferare di account falsi che impersonavano altre identità (a volte illustri), ed è successo nuovamente dopo la proibizione di condividere collegamenti a social alternativi. Ora qualcosa del genere è avvenuto pure in merito alla doppia visualizzazione del feed. Come noto, intorno all’11 Gennaio Twitter ha varato su iOS la doppia visualizzazione, For You (algoritmica), e Seguiti (i post di chi si segue), con il primo feed che è predefinito. Il 13 Gennaio la doppia visualizzazione è arrivata anche sulla versione web, che però ricordava la scelta fatta dall’utente: il 20 Gennaio anche nella versione online di Twitter “For You” è diventato predefinito come feed e, nelle scorse ore, lo scenario è cambiato nuovamente visto che la piattaforma, tenuto conto delle lagnanze ricevute, ha spiegato che, per ora lato web, ma prossimamente anche su Android e iOS, il social ricorderà la scelta fatta dall’utente.

Di conseguenza, uscendo dopo aver virato sul feed degli utenti seguiti, al ritorno ci si imbatterà ancora nello stesso feed, che quindi diventerà predefinito, anche se gli utenti potranno sempre e con facilità passare all’altra visualizzazione, nel caso lo desiderino.

Intanto, il microblog del canarino azzurro ha anche aggiornato le sue policy in merito alle collaborazioni a pagamento. D’ora innanzi, i creators, gli influencers e i marchi dovranno palesare ogni collaborazione a pagamento adoperando l’hashtag @ad sui post sponsorizzati. Diversamente, “potrebbe verificarsi un’azione di contrasto da parte di Twitter e degli organismi di regolamentazione“. 

A livello pubblicitario, le cose non vanno bene per Twitter, secondo un report diffuso dalla società di analisi Standard Media Index in base al quale a Novembre gli investimenti pubblicitari su Twitter sono calati del 55% rispetto allo scorso anno e, a Dicembre, del 71%. Ciò nonostante si tratti di periodi in cui si è soliti spingere gli acquisti tenendo conto delle festività natalizie, e nonostante le iniziative di Musk volte a ingolosire gli investitori pubblicitari offrendo credito gratis per la stessa cifra spesa. 

Anche come sicurezza, le cose non vanno bene. Lo scorso Novembre, lo studio legale non profit Whistleblower Aid presentò una denuncia presso la FTC, poi rilanciata dal Washington Post, in merito a un’accusa che, nelle scorse ore, è stata rilanciata da un ex ingegnere di Twitter, il quale ha deposto davanti alla Federal Trade Commission e ai membri del Congresso, dicendo che negli ultimi mesi nulla è cambiato e ancora oggi i dipendenti di Twitter hanno accesso al programma interno “GodMode”, che tra le altre cose permette loro di twittare da qualsiasi account

 

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