Dopo la novità del possibile uso dei Bitmoji come immagini di profilo, il social network Twitter, attualmente bersagliato da una pericolosa campagna di phishing, ha annunciato il varo di una piccola ma importante miglioria per gli abbonati a Blue.
Lo scorso autunno, il social diretto da Parag Agrawal e ambito da Elon Musk varò in alcuni paesi, ovvero in Nuova Zelanda, USA, Australia e Canada, lato web e mobile (Android / iOS), l’abbonamento Blue, che offriva, per 2.99 dollari negli USA o per 4.99 dollari neozelandesi nell’omonimo arcipelago, vari benefit, tra cui il vedere gli articoli più condivisi nelle ultime 24 ore dalla propria rete, e il leggere senza pubblicità e in modo rapido gli articoli di testate basate negli USA, come USA TODAY, The Hollywood Reporter, The Washington Post, Rolling Stone, LA Times, BuzzFeed, The Atlantic, Insider.
Nelle scorse ore, agli utenti abbonatisi da Android, Twitter ha concesso un’opportunità già conferita agli abbonati da iOS, ovvero il poter personalizzare la barra di navigazione in basso, decidendo di lasciarvi le 5 schede di default ora presenti, o di toglierne qualcuna lasciandone almeno 2. Tra le schede rimovibili, risulta defalcabile anche quella degli Spaces, aggiunta lo scorso anno su iOS e nel Maggio 2022 su Android.
Tuttavia, l’abbonamento Blue (idem per gli utenti comuni, free) non consentirà di rimuovere completamente un’imminente “miglioria” per la barra orizzontale che, posta nella parte alta della propria TimeLine, mostra gli Spaces attivi, destinata a ricevere info supplementari, come il nome dell’host, di chi condivide un tweet nello Spazio audio, e i relativi argomenti pertinenti / rilevanti.
Dalla redazione di BleepingComputer arriva, infine, la notizia di una campagna di phishing condotta contro i twitters a suon di email false che scimmiottano quelle del team di supporto della piattaforma: nelle missive digitali in questione verrebbe prospettata, entro 48 ore, la sospensione dell’account per violazione delle policy sull’hate speech, incitamento all’odio, a meno che non si porti a termine, cliccando su un apposito link, la procedura di autenticazione dell’account. Cliccando sul collegamento, si vien condotti su una pagina simile a quella reale del social, che in fase di login, per far credere come ufficiale la procedura, accetta solo email e password reali e che, mediante le API di Twitter, mostra la reale immagine del profilo allorché il relativo detentore inserisce il suo nome utente.
Come si può immaginare, a dati inseriti, anche se una pagina confermerà il positivo completamento della routine richiesta, quel che sarà avvenuto in realtà è che i dati saranno stati spediti nelle mani degli hackers che, in tal modo, potranno sfruttare il nostro account per condurre delle truffe.