Reduce dall’introduzione dei Reels, ma anche dalla chiusura di Twtrr e di Periscope, comprato nel 2015 per utilizzarne il know how quanto a dirette video, Twitter si appresta a rilanciare, col nuovo anno, il programma di verifica degli account ma, nel frattempo, ha assunto nuove decisioni in merito alle bufale anti Covid-19 e smesso di spingere sulle citazioni dei tweet.
A partire dal 21 Dicembre, secondo quanto reso noto dalla piattaforma del canarino azzurro, facendo ricorso all’intervento umano ed a tecnologie artificiali, saranno cancellati i post che recano fuorvianti o false affermazioni in merito al coronavirus (es. che non esiste) o che sostengono “verità” che siano state “ampiamente sfatate“. Dal nuovo anno, poi, saranno applicate delle etichette, con link che puntano a fonti verificate, su quei post che sostengono tesi complottiste sui relativi vaccini (es. che siano distribuiti per controllare la popolazione via microchip, o per alterare il DNA).
Accanto al provvedimento in questione, preso nelle stesse ore in cui la FDA americana, validando il vaccino di Pfizer e BioNTech, ne ha autorizzato la somministrazione agli operatori sanitari, Twitter (via account ufficiale Twitter Support) ha reso nota anche la decisione di chiudere l’esperimento che spingeva sui retweet con citazione (praticamente nascondendo gli altri).
Secondo quanto comunica in merito il team del CEO Jack Dorsey, l’intento di ottenere una ricondivisione consapevole dei tweet può dirsi non raggiunto: le citazioni, infatti, sarebbero sì aumentate ma, nel 70%, esse prevedevano un commento di meno di 25 caratteri e, nel 45% delle occorrenze, di una sola parola, con la conseguenza che molte persone digitavano la prima cosa venuto a loro a mente pur di poter condividere il contenuto scelto.
Pertanto, si è deciso di tornare al normale pulsante che, in calce a ogni post, permette di scegliere se retwittarlo da solo o con commento: ciò non vuol dire che sarà abbandonato il fine di ottenere condivisioni consapevoli che, però, richiederà la concomitante azione di più soluzioni, tra cui quella, conservata in quanto più efficace, che invita gli utenti a leggere i contenuti prima di shararli con proprio seguito.