Preso tra nuove acquisizioni, cambi al vertice, test di inedite funzioni, il social network Twitter non ha dimenticato di annunciare l’implementazione effettiva di alcune attese funzioni, tra cui alcune in merito agli Spaces, e altre in relazione ai Super Follows. Il tutto senza farsi mancare, però, delle polemiche per alcuni erronei ban e dei trattamenti di favore per alcuni utenti privilegiati.
Tramite l’account ufficiale Twitter Support, il canarino azzurro ora diretto dal neo CEO Parag Agrawal ha comunicato l’attivazione di due novità sugli Spaces, le room audio nate per frenare il successo di Clubhouse: nello specifico, la facoltà di registrare gli Spazi è stata concessa in dote a un maggior numero di hosts su piattaforma Android e iOS. Meno esclusivo è il lato della fruizione, con la facoltà di ascoltare questi Spazi registrati, come fossero podcast, alla portata di tutti gli utenti twitteriani, su Android, iOS e web app.
In fase di registrazione, per una questione di trasparenza verso chi si sia aggiunto a chat audio avviata, nella parte alta dello schermo apparirà il simbolo Rec (Registra) con un puntino rosso di fianco: una volta terminata la registrazione, lo Spazio recorded sarà pubblico e l’unico modo per renderlo privato consisterà nell’eliminarlo, ben consci però che lo stesso verrà conservato da Twitter ancora per 30-120 giorni, onde appurare eventuali violazioni delle sue policy. Ovviamente, a registrazione terminata, sarà possibile ricavare un link da condividere per consentire l’accesso al contenuto reso off-line mediante registrazione, o anche solo controllare quanti ascoltatori fossero presenti durante la diretta.
Annunciata lo scorso Febbraio, l’opzione di monetizzazione Super Follows, che permette agli utenti più seguiti (minimo 10mila follower) e costanti (25 tweet negli ultimi 30 giorni) di guadagnare quote d’iscrizioni mensili (da 3, 5, 10 dollari) assicurando in cambio ai propri abbonati privilegi e contenuti esclusivi, è stata estesa lo scorso Settembre agli utenti USA e Canadesi che usassero Twitter per iOS e, a Novembre, agli utenti iOS globali. Ora, l’opzione di monetizzazione in questione è stata messa a disposizione anche di chi usa Twitter su Android.
Tramite un post ufficiale sul proprio blog istituzionale, Twitter ha poi anticipato di aver avviato un piccolo test con un certo numero di utenti negli USA, per semplificare il processo di segnalazione dei tweet potenzialmente problematici. Rispetto al momento attuale, in cui all’utente segnalatore vengono proposte una serie di voci di possibili violazioni desunte dai termini di servizio della piattaforma, si sta pensando di limitarsi a chiedere cosa stia succedendo, in modo da raccogliere un maggior numero di informazioni di prima mano utili a far prendere una decisione ponderata sul cinguettio segnalato. Ancora in temi di test, grazie all’attività del leaker Alessandro Paluzzi, si è scoperto che Twitter sta lavorando alla possibilità di aggiungere un utente direttamente dalla Timeline, mediante il pulsante “+” e che, parimenti, è in studio l’eventuale supporto a due nuovi servizi (Paga e Barter) per la sua funzione di mance Tip Jar.
Capitolo acquisizioni. Twitter ha annunciato d’aver acquistato Quill, società che da inizio anno offre un servizio di messaggistica aziendale multi-piattaforma (Android, iOS, Windows, macOS, Linux) alternativo a Slack: il suo team, d’ora in poi impegnato nel “rendere (gli, ndr) strumenti di messaggistica come i DM (di Twitter, ndr) più utili e un mezzo espressivo attraverso cui le persone possono intrattenere conversazioni sul servizio“, ha confermato il felice esito della trattativa visto che ha avvisato i propri utenti che potranno esportare i propri dati (curiosamente anche verso Slack, via script Python) sino al prossimo, imminente, 11 Dicembre.
Nel frattempo che tale acquisizione dia i suoi frutti, è destinato a far discutere quanto accaduto nelle scorse ore, quando Twitter, prestando il fianco ad un attacco coordinato da suprematisti bianchi e attivisti dell’estrema destra, in merito a segnalazioni fasulle basata sulle nuove policy che vietano la condivisione non autorizzata di video e foto altrui, ha bannato per errore gli account di 12 utenti, tra ricercatori e giornalisti anti-suprematisti, ora in attesa di tornare online come promesso dal social californiano.
Non meno foriero di polemiche sarà di sicuro lo scoop della testata Bloomberg, secondo la quale Twitter avrebbe un particolare programma, chiamato Project Guardian, volto a tutelare maggiormente un elenco di utenti privilegiati (migliaia, tra cui anche noti atleti, politici, musicisti, giornalisti), più suscettibili di essere attaccati, con la conseguenza che qualora dovesse arrivare la segnalazione di messaggi o post dannosi od offensivi per costoro, il report della segnalazione verrà affrontato con maggior prontezza, tal che queste persone importanti siano “forse meno inclini a lamentarsi pubblicamente di problemi di abuso o molestie“.