Di recente, il social network Twitter ha ampliato la disponibilità della funzione Circle, che permette di condividere con una più intima platea, rispetto a quella generale, i propri cinguettii: orbene, i programmatori del team del CEO Parag Agrawal non si sono fermati qui e, secondo quanto scoperto, hanno messo mano allo sviluppo di un utile miglioria per le notifiche, forse destinata – come altre – al piano d’abbonamento Blue.
Ad oggi, l’applicazione del canarino azzurro si presta più che bene nel mostrare notifiche push, ma relativamente agli ultimi tweet pubblicati da coloro che si seguono: desiderando una maggior versatilità, è d’uopo usare il client TweetDeck (da qualche anno acquisito da Twitter) che, tra le tante opzioni in merito, permette anche le columns notifications, in ragione delle quali è possibile settare notifiche per varie categorie (tweet, menzioni, liste, etc) ma anche per contenuti.
Qualcosa di simile, secondo Dylan Roussel, redattore di 9to5google, è stata appena avvistato, nel codice di backend dell’ultima release di Twitter in versione Alpha, col nome di “Search Subscribe“: grazie alla forzatura della feature, che è stata mandata in esecuzione sino a un certo punto, si è per ora desunto che, avvalendosi della feature in oggetto, nell’eseguire una ricerca su un dato argomento, accanto alla barra di ricerca comparirà una campanella.
Intervenendo su tale simbolo, si verrà accolti dall’avviso “sei iscritto per ricevere notifiche push per i Tweet su” (seguito dal termine cercato), che evidenzia come, d’ora innanzi, si riceveranno notifiche quando appariranno tweet che siano attinenti a quanto appena cercato (un po’ come la funzione Google Alert). Purtroppo, la forzatura all’esecuzione di “Search Subscribe” non è andata oltre, essendo la novità ancora in fase di sviluppo e, quindi, non si è potuto appurare altro.
Nello specifico, non è chiaro al momento se le notifiche per le ricerche saranno inoltrare in tempo reale, con potenziali problemi nel caso riguardino topic molto battuti, o se verranno raggruppate in invii periodici, il che potrebbe essere sotto certi versi più comodo e meno fastidioso, ma anche meno utile quando si tratta di seguire alcuni eventi in corso.