Le principali piattaforme incentrate sull’intrattenimento video, nonostante la comparsa di piccoli e grandi competitor, sono sempre Netflix e YouTube, con ambedue queste realtà che, di recente, si sono rese protagoniste del varo di interessanti e importanti novità.
Era lo scorso Luglio quanto Netflix dichiarò la sua intenzione di diventare una piattaforma di intrattenimento a tutto campo, includendo nel suo bouquet, oltre a film, spettacoli e serie TV, anche dei videogame, partendo da quelli mobili: la parola data è stata mantenuta visto che, da qualche giorno, risulta in roll-out, per gli utenti Android della piattaforma, anche in Italia, la possibilità di scaricare ben 5 videogame sul proprio telefono. I videogame in questione, in parte nuovi (Shooting Hoops, Stranger Things: 1984, Teeter Up, Card Blast), in parte già noti (Stranger Things 3: The Game del 2019), sono privi di pubblicità e di micro-transazioni, cioè già inclusi nel proprio abbonamento Netflix.
Per scaricarli, è possibile recarsi direttamente nel Play Store, ove i giochi recano tutti (anche quelli non basati sulle proprietà intellettuali della grande N) la dicitura “disponibile esclusivamente per gli abbonati a Netflix” e, come indicazione dell’editore, appunto “Netflix”. Nel caso si sia già stati abilitati alla novità, sarà possibile passare anche dal client Netflix per Android (che, però, rimanderà sempre al Play Store), stante la comparsa di una riga in basso nella Home, “Play Mobile Games, included with your memberghip”: a questo punto, toccando in tal location la miniatura del gioco scelto, o facendo lo stesso sulla scorciatoia posta in una delle home dello smartphone, sarà possibile, come da prassi abituale, avviare il gioco.
Sempre in tema di videogame, il team del Night School Studio, noto per aver realizzato il titolo Oxenfree presto addizionato con un relativo seguito, ha confermato, al pari di Netflix, d’essere stato acquisito dal grande streaming service californiano, avendo dato il proprio placet al felice sbocco della trattativa in ragione dei punti di comunanza tra le produzioni di Netflix e l’approccio narrativo seguito dai developer nella realizzazione dei propri videogame.
Più in tema di contenuti in generale, nel corso della Conference Code, il responsabile dei contenuti della piattaforma, nonché Co-CEO della stessa, Ted Sarandos, ha proiettato le classifiche dei titoli, per film e serie TV, più apprezzati dai propri utenti, in base a due diversi criteri, quelli del numero totale di account, e delle ore di visualizzazione totalizzate da ogni contenuto. Nel primo caso, a primeggiare per milioni di account (82), di poco sopra (76 ) le prime puntate della serie Lupin, è la prima stagione della serie TV Bridgerton: nel caso dei film, Extraction (99) ha prevalso su Bird Box (89), con Army of Dead solo 9a (75). Tenendo conto dei milioni di ore di visione totalizzate, tra le serie è ancora Bridgerton Season 1 a prevalere (625), mentre tra i film primeggia Bird Box (282).
Passando a YouTube, quest’ultima ha annunciato nuove iniziative contro la disinformazione su tutti i vaccini approvati: nello specifico, saranno bannati gli account degli attivisti no-vax ormai molto popolari sulla grande Y (es. il nipote del presidente Kennedy, Robert F. Kennedy Jr) e rimossi (come già fatto dal 2020 per 130.000 video pubblicati in violazione delle policy sui vaccini per il Covid-19) i video nei quali si sostengano tesi false (es. che i vaccini causino cancro, autismo, infertilità) o che sminuiscano il contributo dei vaccini nel ridurre la contrazione e/o la trasmissione della malattia.
In tema di novità altrettanto importanti, ma più tangibili, con la release 16.36.35 di YouTube per Android, viene meno la barra superiore grigia, sebbene una barra scura campeggi ancora in cima alle pagine dei Canali, in favore di una migliore integrazione con la status bar di Android. Dopo averla rilasciata per i wearable con Wear OS 3.0, una versione di YouTube Music risulta in rilascio anche su alcuni device da polso con Wear OS 2.0 (es, sui Fossil e Michael Kors di 6a gen) sempre con la facoltà (smart download) di vedersi scaricati in locale alcuni brani che potrebbe interessare, per un ascolto offline, e con la gestione da polso delle proprie playlist. Infine, fino al 26 Ottobre, sui device Android settati con la lingua inglese, si potrà partecipare, se abbonati a YouTube Premium, a un esperimento che permetterà di usare Assistant (e la Google Ricerca) per ottenere suggerimenti sugli argomenti dei video (forse basandosi sui tag di questi ultimi), all’insegna di una prassi che risulta più comoda di una ricerca manuale.