Meta, la piattaforma che controlla il social Facebook e alcune delle maggiori realtà della messaggistica e del photo sharing mondiale, ha finalmente risolto il bug emerso nei giorni scorsi: nel contempo, tra tanti annunci relativi ai propri visori, attuali e futuri, non sono mancate notizie relative alla segnalazione dei contenuti.
Come noto, nei giorni scorsi, Facebook, per lo più in variante Desktop secondo DownDetector, è stato afflitto da un curioso bug, registrato in diversi paesi del mondo (es. Regno Unito, Spagna, USA, Messico, Canada, Italia, Australia, Polonia, Francia), in ragione del quale sui feed delle persone sono apparsi casualmente post di celebrità (tra cui Lady Gaga, The Beatles, e i Nirvana) nei quali vi erano promo di progetti di cripovaluta e, tra le altre cose, immagini di donazioni via PayPal. Nonostante in più abbiano attribuito il problema all’azione degli hacker, un portavoce dell’azienda, intervenuto sulle pagine di Metro UK, ha imputato il malfunzionamento a un cambio di configurazione (una risposta di routine presso Menlo Park), assicurando di aver risolto il problema per tutte le persone coinvolte nello stesso.
Sempre in tema di novità relative a Meta, il colosso dei social, di recente, ha condiviso il suo CSER, rapporto sull’applicazione degli standard della comunità, relativo al secondo trimestre, da Aprile a Giugno 2022: tra i tanti dati forniti è emerso che, grazie a 130mila articoli di debunking forniti da propri partner di verifica delle notizie (più di 90 in tutto il mondo), è riuscita ad applicare avvisi su oltre 200 milioni (comprese le ricondivisioni) di contenuti. In futuro, il suo consiglio Oversight “indipendente” di sorveglianza, che può già emettere pareri vincolanti sul fatto che si debbano o meno cancellare certi contenuti, potrà fare lo stesso anche sul fatto che si debbano applicare o meno gli avvisi su taluni contenuti.
In quota visori, Meta ha innanzitutto posto fine a diverse polemiche emerse in occasione del lancio del visore Meta Quest 2 (ex Oculus Quest 2) che all’inizio richiedeva l’account Facebook per essere usato: come promesso lo scorso mese, ora, col lancio degli account Meta e dei profili Meta Horizon, ciò non sarà più necessario.
Infine, nel corso di un episodio del podcast con Joe Rogan, Mark Zuckerberg, nel dare appuntamento per il reveal all’evento autunnale Connect, ha precisato come sia ormai tutto pronto per l’esordio, a Ottobre, del nuovo visore premium (più costoso del Meta Quest in commercio) dell’azienda, a oggi noto come Project Cambria, ma che potrebbe esordire col nome di Oculus Quest Pro.
Il visore in questione, secondo i rumors degli ultimi mesi, dovrebbe essere standalone (non necessitare di PC o smartphone), e mettere a disposizione display ad alta risoluzione a colori: grazie alla modalità passthrough, sarà possibile usarlo anche per applicazioni legate alla realtà aumentata e, in più, disporrà di un sistema di tracciamento oculare. A tal proposito, il CEO di Meta ha aggiunto che, grazie al tracciamento del viso, Cambria non adotterà avatar statici, ma potrà trasmettere sugli stessi in tempo reale le espressioni captate dall’utente, che stia sorridendo, corrucciando la fronte, facendo il broncio, aggrottando le sopracciglia, etc