Nel corso di una nota diffusa dal CEO di Meta, ex Facebook Inc, Mark Zuckerberg, è stato reso noto che, dal prossimo Agosto, per usare i visori Quest, non sarà più necessario associarvi un account Facebook, risolvendo in tal modo sia le critiche nate in seno all’utenza (es. in occasione del lancio del visore Quest 2), che i dubbi relativi alla concorrenza sollevati da alcune autorità nazionali (es. in Germania). Le novità, però, non si fermano qui.
Il lungo comunicato in quota Menlo Park, dopo aver premesso che è comunque possibile rimuovere (durante la fase di configurazione del visore) l’account di Facebook nel caso lo si sia unito a quello di Oculus, ha colto l’occasione per ufficializzare la nascita dei Meta account, che potranno essere usati con i visori Quest. Nello specifico, per aprire un account di questo tipo, i nuovi utenti di Meta VR potranno avvalersi di Instagram o Facebook, oltre che della mail (nel qual caso, le esperienze connesse relative a Instagram e Facebook potranno sempre essere attivate in seguito).
Nel caso si sia già un utente della piattaforma Meta VR, si potrà procedere a configurare la nuova tipologia di account usando Facebook o attivare le esperienze connesse sfruttando quello di Instagram, dall’Account Center, accessibile dal visore, dall’app mobile di Oculus, o dal website di Meta, in genere adibito alla gestione sia degli account che delle esperienze connesse (basti pensare alla sincronizzazione dei profili) tra le realtà di Meta.
Una volta creato l’account Meta (se ne potranno creare di molteplici), al suo interno saranno stoccati dati personali, non resi pubblici, come il nome, la data di nascita (imprescindibile, visto che in Spagna e Corea del Sud la creazione dell’account è preclusa a chi abbia meno di 14 anni, e altrove a chi abbia meno di 13 anni), il numero di telefono, e la casella di posta elettronica. Sempre in tema di dati personali, ad account Meta creato, torneranno disponibili le app acquistate in precedenza mentre, facendo ricorso alla funzione App Sharing, si potranno condividere le app tra più account Meta eventualmente creati.
Creato l’account Meta, il passo successivo, col beneficio di poterlo usare non solo nella VR ma pure sul web, sarà quello di creare un profilo Meta Horizon (sostitutivo di quello Oculus), personalizzandolo con dati del calibro di una foto pubblica, del nome del profilo e di un avatar, che potranno anche essere sincronizzati tra i vari profili Meta Horizon, datosi che se ne potrà creare uno per ogni account Meta.
Un ulteriore round di cambiamenti destinato all’esordio a partire da agosto riguarda i contatti e i controlli della privacy. Col fine di agevolare nella condivisione degli aggiornamenti e degli status, i contatti diventeranno followers: ciò avverrà in automatico per i possessori pregressi di un visore Oculus, che – tuttavia – potranno sempre decidere di rimuovere qualche follower e di non seguire alcuno. In merito alla privacy, gli utenti potranno scegliere di rendere privato il loro profilo Horizon (cosa che avverrà di default per il range dei 13-17 anni), con la conseguenza che dall’esterno si vedrà solo il nome visualizzato e quello dell’utente, l’immagine del profilo e il relativo avatar, ma non l’elenco dei follower, visibile ai soli follower. Nel conferire il controllo sulle interazioni in VR, magari per evitare spiacevoli incontri, saranno previste tre impostazioni, tra cui quella più permissiva (aperto a tutti), una intermedia (amici e familiari), e la più restrittiva in assoluto (solo io).