Il più diffuso social network al mondo, Facebook, che già si era attivato in ambito coronavirus riducendo al risoluzione dei video sul social, su Instagram, e negli Status di WhatsApp, ha comunicato ulteriori iniziative per l’attuale fase di emergenza, oltre ad aver stretto un importante accordo per il futuro, in relazioni a nuovi prodotti AR.
Con l’attuale regime da quarantena, volto a evitare il propagarsi del coronavirus, molte persone si sono immancabilmente riversate sul web, con la conseguenza che anche Facebook ha ricevuto un’impennata di visite ed utilizzi: in conseguenza di ciò, da Menlo Park hanno comunicato l’avvio di un aggiornamento della sezione “Community Help” che, raggiunta dall’app, offrirà nuovi strumenti in tema.
Innanzitutto, in Community Help, secondo quanto si sta attivando in queste ore in USA, Canada, Australia, UK, e Francia (con altre nazioni coinvolte nelle settimane successive), sarà possibile offrire il proprio aiuto alle persone in difficoltà causa coronavirus, proponendosi di fare e/o consegnare la spesa, svolgere delle mansioni in ottica volontariato per gli altri, organizzare i trasporti, etc. Chi, parimenti, necessitasse di un aiuto potrà sia postare il proprio appello, via app, che filtrare le già presenti proposte di aiuto, sì da individuare quella che più faccia al caso proprio. Sempre da Community Help partiranno link all’hub informativo sul COVID-19 predisposto da Menlo Park ed alle raccolte fondi che permettono di raccogliere donazioni per fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria.
Nel difficile momento attuale, anche il mondo dell’informazione è fortemente penalizzato, con un notevole calo degli investimenti pubblicitari. Per supportare i giornalisti in modo che continuino ad assicurare un’informazione di qualità, Facebook ha messo sul piatto un investimento di 100 milioni di dollari: di questi, 25 andranno alle redazioni locali nell’ambito del rodato (2017) Journalism Project, mentre 75 – in forma di buoni per la pubblicità o il marketing – permetteranno alle realtà informative in difficoltà di farsi pubblicità sulla piattaforma.
Infine un progetto di altro tipo, sempre in salsa Facebook, ma incentrato sulla realtà aumentata. Facebook, che in tal senso ha avviato anche una collaborazione con Luxottica per realizzare degli occhiali visori dal look accattivante, ritiene che occorra ancora qualche anno per poter varare, tra il 2023 ed il 2025, un paio di occhiali smart che abbiano una buona esperienza d’uso, siano comodi, ed abbiano un’autonomia di almeno un quarto d’ora. Per tale motivo, la società di Mark Zuckerberg ha stretto un accorto con la britannica Plessey, attiva nella realizzazione di pannelli microLED dall’elevata luminosità e densità di pixel, efficienti energeticamente, con un alto refresh rate, per “utilizzi potenziali nell’ambito AR/VR“. L’accordo, confermato da un portavoce di Menlo Park, prevede che l’azienda partner metta la sua capacità produttiva a disposizione di un progetto di realtà aumentata che dovrebbe esplicarsi in un meno invasivo paio di occhiali AR che non isoli troppo dal mondo circostante, e dai propri familiari ed amici.