Coronavirus, anche per WhatsApp è un campo di battaglia: video ridotti, ecco quali

Il sovraccarico dei server di WhatsApp costringe a ridurre la durata dei video. La soluzione, che si spera temporanea, è già in atto in India: qui i 30 secondi sono diventati 15.

Coronavirus, anche per WhatsApp è un campo di battaglia: video ridotti, ecco quali

La situazione attuale, provocata dalla diffusione del Coronavirus Covid-19, è stata spesso paragonata a un campo di battaglia. In questa guerra, l’uomo non combatte contro il proprio simile, ma con il proprio simile cerca di sconfiggere il temuto virus che s’insidia senza che ci se ne accorga.

Per vincere la lontananza e la solitudine a cui questa guerra ha costretto tutti, c’è l’arma delle app di messaggistica e, tra queste, di WhatsApp, facile da usare, gratuita e alla portata di molti. In pochi istanti si possono raggiungere una o più persone che si hanno in rubrica, inviando a tutte (con le dovute limitazioni anti-spam) lo stesso messaggio, la stessa foto, lo stesso video. 

I video del proprio Stato

Ad essere chiamati in causa in questo momento sono i video, in particolare quelli caricati nel proprio Stato. I video, per loro natura, sono più pesanti delle foto e dei messaggi di testo. I server WhatsApp, in questo momento, sono sovraccarichi e non ce la fanno a tenere tanti dati. Per continuare a far usare l’app di messaggistica in questo tempo di emergenza dettata dal Coronavirus, sarà necessario limitare alcune funzionalità.

Solo per questo tempo di emergenza, potrebbe succedere che venga limitata la durata dei video caricati nel proprio Stato. Secondo “quanto trapelato si tratterebbe di una decisione temporanea che il team di Mark Zuckerberg sta mettendo in pratica in alcuni mercati“, si legge in tuttoandroid.net. In India è già successo, riferisce WABetaInfo su Twitter: in questo Paese la durata dei secondi video per lo Stato di WhatsApp è passata da 30 a 15. 

Per tutto il resto, anche se venisse messe in atto la limitazione nello Stato, WhatsApp funzionerà e continuerà ad essere una risorsa in questo tempo di isolamento. Ad oggi tutto funziona senza limiti di sorta e non è detto che in Italia debbano essere messe in atto ma, se succedesse, ne sappiamo perché.

Continua a leggere su Fidelity News