Facebook: novità divertenti su Messenger, inasprimento moderazione, Zuckerberg indagato,

Fustigata da un nuovo pericolo di risarcimento civile, Facebook non demorde e guarda avanti, inasprendo le sanzioni per chi viola le sue regole, ma anche concedendo tante novità divertenti per chi chatta o videochiama con Messenger.

Facebook: novità divertenti su Messenger, inasprimento moderazione, Zuckerberg indagato,

Nel mentre cerca di guardare al futuro, avviando timidamente il portafoglio digitale Novi e ipotizzando un cambio di nome, Facebook continua a essere bersagliata dagli strascichi dell’affaire Cambridge Analytica: questo, però, non sembra fermarla dal rilasciare novità in favore dei propri utenti, come nuove regole e strumenti per la moderazione, e divertenti effetti creativi per Messenger.

Nelle scorse ore, il procuratore generale del distretto del Columbia, Karl Racine, ha annunciato un nuovo step dell’indagine avviata nel 2018 a carico di Facebook in merito al caso Cambridge Analityca, la società che, lavorando con la piattaforma per sviluppatori del social, attinse ai dati di circa 70 milioni di americani, potendone sfruttare i profili per pubblicità politicamente mirate (pro Trump, poi eletto presidente). Secondo quanto venne dichiarato all’epoca, Facebook non condusse alcun audit per appurare il problema, non limitò l’accesso ai dati all’azienda, non prese provvedimenti quanto violazioni simili vennero commesse da altre società, e ammise il problema con colpevole ritardo solo anni dopo il fatto. Oggi, come dichiarato da Racine su Twitter, il nuovo step delle sue indagini l’ha portato a includere direttamente il CEO Zuckerberg nel registro degli indagati, con la motivazione che era “personalmente coinvolto” in ciò che veniva deciso a proposito di Cambridge Analytica, e che era “colpevole dell’incapacità di Facebook di proteggere i dati degli utenti“. 

Ovviamente, col pericolo che l’indagine porti alla richiesta di sanare il reato di violazione del Consumer Protection Procedures Act con un risarcimento civile, era impossibile non attendersi un commento ufficiale da parte della piattaforma di Menlo Park che, non a caso, al portale The Verge, nel prospettare che continueranno a difendersi “con forza e a concentrarsi sui fatti“, ha dichiarato di considerare infondate le accuse, “oggi come lo erano più di tre anni fa, quando il Distretto ha presentato la sua denuncia

Lasciandosi le difficoltà alle spalle, Facebook non ha mancato di comunicare il varo di interessanti novità per Messenger. Nella famosa chat app del social, innanzitutto arriva un modo più semplice per condividere, all’interno di una chat con gli amici, i contatti Facebook: sul versante ludico, invece, risulta messa a disposizione di chi effettua videochiamate di gruppo, su Messenger o via Messenger Room, una settantina (numero destinato a crescere quando a fine mese la piattaforma API Spark AR Multipeer sarà aperta a più programmatori, sviluppatori e creators) di effetti AR di gruppo (lett. “Group Effects”, toccando la faccina sorridente dalla barra degli Effetti), tra cui anche alcuni giochi (es. la gara a chi crea il miglior hamburger) e simpatiche animazioni (come quella di un birbante gattino che entra ed esce dagli schermi dei videochiamanti), volti a rendere ancora più divertenti le interazioni con parenti e amici.

Lo scorso Agosto, Facebook ha già implementato nelle sue chat gli effetti che si scatenano nel digitare determinate parole chiave: lo step (“suggested word effects”) che è stato ora aggiunto, inizialmente su iOS ma, nelle prossime settimane, anche su Messenger per Android, fa invece sì che gli effetti animati scattino anche nel digitare frasi di tutti i giorni. In occasione dell’uscita nelle sale del film “No time to die” di 007, con Daniel Craig, è partito il rilascio di Soundmoji incentrati su James Bond: non è mancato, poi, l’arrivo di nuovi temi di chat, tra cui, oltre a uno sull’assistenza (care), uno dedicato ad Halloween, con la promessa che, in poco più d’una settimana, verranno rilasciati 4 nuovi effetti AR a tema mondo infestato. 

Infine, la moderazione. Mutuando regole già attive per chi viola gli standard della comunità, si è deciso di stringere le maglie della moderazione per far sì che chi infrange le regole (su linguaggio e temi) della piattaforma abbia una limitata capacità di raggiungere gli altri nei propri gruppi. Il tutto verrà ottenuto non limitandosi, come ora, a rimuovere un post segnalato (nei casi di violazioni reiterate si arriva anche al ban o alla sospensione del profilo), ma addirittura facendo sì che, in caso di violazione negli ultimi 90 giorni, scatterà un’altra punizione rappresentata dal fatto che il proprio contenuto verrà spinto in basso al NewsFeed di un gruppo a cui si partecipa dall’algoritmo del social: inoltre, più violazioni si commetteranno e più si incrementeranno “la forza e la durata della retrocessione“. Gli admin e i moderatori dei gruppi, invece, guadagneranno la funzione “flagged by Facebook” grazie alla quale vedranno in anteprima i contenuti segnalati prima che siano rimossi da Facebook: a quel punto potranno convalidare la misura, chiedere spiegazioni alla piattaforma, o fare appello per chiedere una revisione della decisione. 

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