Facebook: metaverso, occhiali Ray-Ban, Oculus-Apple, e-commerce e Facebook Business Suite

Nella consueta videocall a proposito della seconda trimestrale dell'anno, Facebook, che pure ha aggiornato la sua Business Suite e rinunciato al casco per leggere il pensiero, ha prospettato diversi progetti futuri, tra cui glia attesi smartglass Ray-Ban.

Facebook: metaverso, occhiali Ray-Ban, Oculus-Apple, e-commerce e Facebook Business Suite

Il celeberrimo social Facebook, rilasciate alcune novità in favore della propria Facebook Business Suite, per coloro che lavorano con le app del proprio ecosistema, in occasione della sua ultima trimestrale, ha offerto diversi spunti di riflessione sul varo (ma anche sull’accantonamento) di avveniristici progetti, tra i quali primeggia senza dubbio quello degli occhiali Ray-Ban smart. 

La prima novità facebookiana di quest’avvio di settimana, rendicontata da Alexey Shabanov di Testing Catalog, riguarda la Facebook Business Suite, aggiornata su Android alla release 320.0.0.22.119 con un corposo changelog. Da quest’ultimo si evince come sia ora possibile salvare in bozza i post per Facebook e Instagram, per pubblicarli in un secondo momento: sempre dalla medesima piattaforma, attraverso l’immagine profilo di Facebook, è possibile guardare in anteprima ie modificare i dettagli della propria Pagina social. Oltre a ciò, dalla Facebook Business Suite è possibile accedere a tutti gli album e le foto di Facebook e modificare tutti i post pubblicati o semplicemente pianificati per il social: nel dossier sui contenuti, ora si trovano fianco a fianco nuovi approfondimento relativi ai post e agli annunci pubblicati su Instagram e Facebook. 

In merito ai progetti futuri, in occasione della presentazione degli utili relativi al secondo trimestre del 2021, Zuckerberg ha affermato che nei prossimi mesi si procederà a una più stretta integrazione delle app di Facebook, tra cui anche Instagram e Messenger, con lo scopo di offrire al pubblico un’esperienza “commerciale unificata. Sempre con tale scopo, come appena avvenuto per Shopify, Facebook Pay diverrà sempre più frequentemente, sul web e negli annunci accessibili in-app tramite webview, un’opzione di pagamento alternativa a quelle già in essere. In più, nei prossimi anni, la piattaforma di Menlo Park passerà dall’essere un social al diventare un “metaverso” che, attraverso anche ologrammi, oggetti digitali e avatar, restituirà alle persone la sensazione di essere concretamente in un altro luogo e/o con una persona. Ciò riguarderà la vita comune, il gioco, ma anche l’allenarsi delle persone, e persino il lavoro (con la creazione di uno spazio di lavoro virtuale). 

Analizzando l’app Oculus per iPhone, è emerso l’intento di Menlo Park, avvalendosi dell’API HealthKit di Apple, di far sì che gli utenti possano esportare su Apple Health (Salute) i tipi e i minuti di allenamenti fatti quando indossano i visori Oculus, e ovviamente diverse metriche tra cui quella delle calorie bruciate

Ancora in tema di dispositivi indossabili, sempre all’ultima trimestrale della piattaforma, è stato annunciato che il prossimo dispositivo targato Facebook ad arrivare sul mercato (forse entro fine 2021, a meno che la carenza di chip causa Covid non abbia cambiato i piani) sarà un paio di occhiali smart Ray-Ban, realizzati in partnership con l’italiana Essilor Luxottica. A tal proposito, Zuckerberg si è limitato ad ammettere che questi occhiali sembreranno un paio di normali occhiali, sebbene permetteranno di fare “alcune cose interessanti, forse come i rivali Huawei Gentle Monster Eyewear II

Per tanti progetti pronti a partire o a concretizzarsi, ve n’è uno, però, che è stato accantonato: Facebook ha rinunciato a portare avanti l’idea, curata dalla divisione Building 8, di un caschetto per leggere il pensiero, che avrebbe dovuto consentire di digitare 100 parole al minuto leggendo gli impulsi del cervello. Il motivo del defalcamento consisterebbe nella difficoltà di raggiungere gli obiettivi sperati senza introdurre degli elettrodi nel cervello, cioè in modo non invasivo: in compenso, secondo Sean Keller, responsabile per la ricerca nei Facebook Reality Labs, gli sforzi sostenuti saranno virati sull’elettromiografia da polso, quale “‘input principale per gli occhiali AR/VR” 

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