YouTube e Spotify: sfida a suon di novità per il primato nello streaming musicale

Conclusi i test in merito, YouTube ha avviato il rilascio della nuova interfaccia per il client mobile: nel contempo, la rivale Spotify, portata in Italia un'iniziativa a sostegno della filiera musicale, ha avviato i test delle sessioni d'ascolto di gruppo.

YouTube e Spotify: sfida a suon di novità per il primato nello streaming musicale

Quando si tratta di streaming musicale, le due maggiori realtà sul campo sono ancora YouTube e Spotify che, proprio nelle scorse ore, a suon di innovazioni annunciate a stretto giro l’un dall’altra, hanno consumato una sorta di sfida a distanza, a beneficio dei propri utenti, e per ampliare la propria base di users. 

YouTube ha aperto le danze della sfida con l’annuncio del rilascio, in corso d’opera, della nuova interfaccia per il client Android e iOS, dopo averla annunciata in test quasi un mese fa, verso la metà di Aprile. Secondo i primi utenti già beneficiati dalla novità in questione, distribuita tramite attivazione da server remoto sull’ultima versione dell’app, col fine di incentivare le discussioni, i commenti ora si trovano, tramite una sezione espandibile che mette in risalto innanzitutto il commento che ha ricevuto più interazioni (altri commenti e like), appena sotto il video, poco più in basso della barra che comprende i rimandi per iscriversi al Canale o lasciare un Like.

Altro elemento clou della nuova UI, sempre con l’obiettivo di incrementare il coinvolgimento dell’utente, la sua permanenza in-app ed una conseguente maggior esposizione alle inserzioni, è quello delle miniature dei video compresi nella sezione “Prossimi video”: la stesse, accompagnate dall’avatar del canale, ora occupano l’intera larghezza del display. Infine, sempre nella sezione Up Next (Prossimi video), viene dato più spazio a quanto, in tema di intrattenimento, esula, per brevità, dai classici video, come nel caso di sondaggi, caroselli di Storie, immagini e GIF dei creators, mix di YouTube, aggiornamenti, etc. 

Spotify, intanto, consapevole delle attuali difficoltà del mondo della musica, causate dal coronavirus, ha portato anche in Italia l’iniziativaSpotify COVID-19 Music Relief” (COVID-19 Sosteniamo la Musica), ora in partnership con Music Innovation Hub spa che, mediante programmi di formazione, progetti innovativi per consumo, distribuzione, produzione, supporta – anche mediante networking internazionali – i talenti emergenti. L’iniziativa, cui aderisce anche il comune di Milano, le associazioni musicali/dei fonografici/produttori FIMI/AFI/PMI, e Milano Music Week, prevede che (in ambito globale, quindi comprendendo anche le altre associazioni coinvolte, sino a raggiungere un totale di 10 milioni di dollari), per ogni euro donato all’Innovation Hub, Spotify ne doni un altro, con l’obiettivo di sostenere tutta la filiera musicale attualmente in crisi, dagli autori ai tecnici, passando per produttori e musicisti. 

Sempre da Spotify, che già ha implementato la facoltà di nascondere i brani dalle playlist, arriva – seppur in beta – una nuova funzione (ancora) a beneficio degli utenti premium che, tramite un codice Spotify scansionabile in-app, potranno condividere, in qualità di host, con un numero indefinito di ospiti, una sessione di ascolto, con la conseguenza che ciascun partecipante potrà stoppare la musica, ri-avviarla, aggiungere dei brani preferiti alla coda, saltarli o selezionarli. Ogni azione porterà la coda a sincronizzarsi nelle app dei partecipanti alle “sessioni di gruppo”, che si interromperanno dopo un’ora di inattività

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