XPro (TweetDeck) non è più gratis: le reazioni degli utenti

X, il social noto un tempo come Twitter, ha reso XPro, la sua piattaforma per i professionisti, un servizio a pagamento che richiede l’abbonamento a X Premium. Molti utenti che usavano TweetDeck, il nome originale di XPro, si sono lamentati di questa scelta.

XPro (TweetDeck) non è più gratis: le reazioni degli utenti

X, il social network che ha sostituito Twitter, ha annunciato che XPro, la sua piattaforma dedicata ai professionisti del web, non sarà più gratuita ma richiederà un abbonamento a X Premium, il servizio che offre funzionalità avanzate e personalizzabili. La decisione ha suscitato reazioni contrastanti tra gli utenti, soprattutto tra coloro che usavano TweetDeck, il nome originale di XPro, da molti anni. TweetDeck era nata nel 2008 come un’applicazione indipendente che permetteva di gestire più account e colonne di Twitter in una sola interfaccia.

Nel 2011, Twitter aveva acquisito TweetDeck per circa 40 milioni di dollari, integrandola nel suo ecosistema e rendendola disponibile sia come app desktop che come versione web. TweetDeck era diventata così uno strumento essenziale per molti utenti che avevano bisogno di monitorare e interagire con il social network in modo rapido ed efficace.

Nel luglio del 2023, però, Twitter ha cambiato nome in X, in seguito a una profonda trasformazione della sua identità e della sua visione. X si è presentato come un social network basato sull’intelligenza artificiale, in grado di offrire esperienze personalizzate e creative agli utenti. In questo contesto, TweetDeck è stata rinominata XPro e ha subito alcune modifiche nel design e nelle funzioni. X ha anche comunicato che XPro sarebbe diventata una funzione esclusiva per gli abbonati a X Premium, il servizio che costa 9,99 euro al mese e che include anche altre opzioni come la possibilità di annullare i tweet, di modificare il tema e le icone dell’app, di accedere a contenuti esclusivi e di ricevere assistenza prioritaria.

La transizione da TweetDeck a XPro è avvenuta gradualmente, ma da metà agosto gli utenti che non hanno sottoscritto X Premium non possono più accedere alla piattaforma. Al loro posto appare una pagina che li invita ad attivare l’abbonamento per continuare a usare XPro. Molti utenti hanno espresso il loro disappunto per questa scelta, sostenendo che TweetDeck era uno strumento indispensabile per il loro lavoro e che non vale la pena pagare per un servizio che prima era gratuito.

Altri utenti hanno invece accettato la novità, riconoscendo il valore aggiunto di XPro e di X Premium. X ha motivato la sua decisione affermando che XPro è una piattaforma pensata per i professionisti del web, che hanno bisogno di funzionalità avanzate e personalizzabili per gestire al meglio la loro presenza online. X ha anche sottolineato che XPro offre vantaggi rispetto alla versione standard di X, come la possibilità di creare colonne personalizzate, di programmare i tweet, di monitorare le statistiche, di creare team e di accedere a fonti diverse da X.

Inoltre, X ha promesso di aggiungere nuove funzioni a XPro in futuro, basandosi sui feedback degli utenti. XPro è quindi diventata ufficialmente un servizio a pagamento, che richiede un abbonamento a X Premium per essere utilizzato. Si tratta di un cambiamento importante nella storia di TweetDeck, che da app indipendente è diventata parte integrante del social network basato sull’intelligenza artificiale. La domanda è: quanti utenti saranno disposti a pagare per continuare a usare questo strumento? E quali alternative gratuite o meno costose esistono sul mercato?

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