Pur essendo l’app di messaggistica più diffusa al mondo, WhatsApp manca ancora di molte funzionalità utili, come spesso sottolineato dal CEO di Telegram, Pavel Durov. In quel di Menlo Park ne sono consapevoli e, attenzionati a dovere gli utenti Android con un’intrigante beta, ora hanno omaggiato anche gli utilizzatori di iPhone e iPad, con una release sia innovativa che migliorativa.
Di recente, WhatsApp ha rilasciato la beta 2.19.348 per Android, al cui interno ha celato lo stato di avanzamento dei lavori per la Dark Mode che, ora, ha avvolto anche la rinominata feature “Cancella i messaggi”, arricchita di nuove opzioni e sempre più vicina a palesarsi, dapprima nel canale sperimentale e poi in quello stabile.
Venuto il turno di iOS, salomonicamente, Facebook Inc ha avviato la distribuzione, naturalmente tramite App Store, della release 2.19.120 per iOS e iPadOS che, oltre ai consueti bugfix, ha portato anche un notevole miglioramento nell’esperienza d’uso, grazie al una nuova schermata di chat che consente di scorrere più celermente le conversazioni.
Non meno importante, poi, si è rivelata la messa a regime – a questo punto definitiva e per tutta l’utenza – della già nota feature che impedisce gli inviti selvaggi ai gruppi (intervenendo nella sezione ad essi dedicata nell’area Privacy dell’Account) e, nel contempo, mette a disposizione degli admin delle agorà collettive lo strumento dell’invito privato.
Le novità messe a disposizione degli iOS users di WhatsApp con la release 2.19.120 non terminano certo qui. A tal proposito, il changelog allegato al menzionato update svela che gli utenti con problemi alla vista, impegnati nell’uso della feature VoiceOver (sostanzialmente un lettore di schermo), potranno impiegare la tastiera Braille per inviare messaggi.
Dulcis in fundo, nel vero senso della parola, in dote a WhatsApp 2.19.120 stabile per iOS giunge la novità più importante, rappresentata dalla facoltà, per l’utente che fosse già intento in una conversazione, di metterla in attesa per accettare una nuova chiamata sopraggiunta nel frattempo, alla stregua di quanto già possibile fare con i dialer di default dei principali sistemi operativi mobili.