Ultimamente, non si fa che parlare della modalità scura, tanto che persino Twitter si appresta a portarla (anche) su Android. Per WhatsApp, invece, occorrerà attendere ancora, con gli utenti delle celebre app in verde che, però, possono consolarsi con l’arrivo di un’altra funzione, promessa mesi fa ed ora finalmente in rilascio.
La nuova funzione, intesa a limitare gli inviti selvaggi nei gruppi, è stata testa a lungo in India, ove ha ottenuto dei riscontri molto confortanti, tanto che a Menlo Park hanno deciso di estenderne la sperimentazione al di là dell’ambito geografico, a chiunque installi la nuova beta 2.19.298 (messa a disposizione anche per iOS).
Quest’ultima, nello specifico, all’interno delle impostazioni dedicate alla privacy dell’utente, laddove è possibile decidere per diversi elementi chi possa vederli o meno, fa comparire una nuova voce, intitolata “Gruppi”: tippandola, l’utente potrà giostrarsi tra 3 diversi livelli di protezione dagli inviti selvaggi.
Il primo, “Tutti“, sostanzialmente lascia le cose immutate rispetto ad oggi, con la possibilità d’essere invitati ai gruppi da tutti: nel secondo caso, “I miei contatti“, la facoltà in questione sarà limitata solo ai propri contatti mentre la terza, “I miei contatti eccetto“, è quella che si dimostra come la più versatile, visto che permette di settare una sorta di lista nera di contatti a cui non è permesso invitare l’utente ad un gruppo.
Rispetto a quanto visto con gli esperimenti indiani, l’ultima opzione va a sostituire “Nessuno”, che impediva a chiunque di invitare il proprietario dell’account ad un gruppo, ma un risultato analogo può essere ottenuto tramite il pratico escamotage di includere tutti i propri contatti nella blacklist.
Per potersi avvalere della novità in questione, sostanziata nell’arrivo della Group Policy e dell’annessa lista nera, è necessario installare la summenzionata beta, ed attendere l’attivazione delle funzioni da server remoto, ma è anche possibile forzare il tutto, eseguito il backup delle conversazioni, disistallando e reistallando l’app, avendo avuto cura d’aderire per tempo al gruppo dei beta tester.