WhatsApp: novità per PC, Android, catene di sant’Antonio e numeri italiani in vendita sul web

Nelle scorse ore, WhatsApp, coinvolta in un problema di privacy e usata impropriamente per veicolare un messaggio virale, ha distribuito piccole migliorie nella versione UWP per PC, ma soprattutto avviato il roll-out di una attesa funzione su Android.

WhatsApp: novità per PC, Android, catene di sant’Antonio e numeri italiani in vendita sul web

Come Instagram, anche WhatsApp ha caratterizzato la giornata di giovedì 21 Aprile con diverse novità, alcune delle quali per la versione Desktop UWP del suo client, mentre altre appaiono destinate, dopo diversi avvistamenti preliminari, alla sua iterazione per Android. Nel contempo, la piattaforma è rimasta coinvolta, suo malgrado, in una fastidiosa catena di sant’Antonio e soggetta a un pericoloso caso di web scraping. 

La prima novità per WhatsApp in quest’avvicinamento alla coda settimanale riguarda WhatsApp per Desktop, in forma di UWP app scaricabile dal Microsoft Store. La messa a disposizione della nuova release beta, numerata 2.2215.1.0, porta in dote, nella pagina delle chat, tramite il menu dei e puntini, il pulsante dei messaggi preferiti, che apre la sezione, ora implementata anche su PC, ove l’utente può ritrovare tutti i messaggi che ha stigmatizzato come importanti

Col medesimo aggiornamento arriva in dote anche per gli utenti di questa versione di WhatsApp una rinnovata interfaccia per le chiamate vocali simile a quella presente lato mobile: in più, la piattaforma ha riferito di aver introdotto nella versione UWP il pulsante per inviare, nella da poco aggiunta sezione degli stickers, gli adesivi recenti. 

Il secondo round di novità di WhatsApp è tutto volto a far sì che determinati contenuti visuali non arrivino alla persona sbagliata. In precedenza, era solo dalla scheda fotocamera che si potevano inserire dei destinatari aggiuntivi: ora, visto che la scheda fotocamera presto scomparirà per far spazio alla scheda Communuty, si è deciso di consentire la stessa cosa intervenendo sull’indicazione dei destinatari a cui si inviano foto e video, che in precedenza appariva in piccolo, sotto la didascalia dei media. Con l’aggiornamento beta per Android, v2.22.10.6 (e in qualche caso anche con l’update 2.22.10.4), l’indicazione dei destinatari, ingrandita, diventa un pulsante. Premendolo, l’utente potrà cambiare il destinatario (senza dover cambiare la foto o riscattarla), aggiungerne di altri, e decidere anche di inoltrare il contenuto come aggiornamento di stato. Proprio in relazione degli status, arriva una semplificazione del modo in cui si può gestire la propria audience, che non passa più solo per le impostazioni della privacy, ma prevede anche una visualizzazione modale (in pratica una finestra con una scelta da prendere, per poi confermare il tutto quale conditio sine qua non per passare allo step successivo).

Infine, alcune minacce che hanno coinvolto, suo malgrado, WhatsApp. Nelle scorse giornate ha preso a circolare tramite la messaggistica in verde un messaggio, invero una catena di sant’Antonio, che paventa la possibilità, per 5.000 fortunati estratti, di vincere alcuni premi, concessi da Milka (invece estranea alla vicenda), tra cui anche della cioccolata in regalo. In questo caso, per ottenere la ricompensa, occorrerebbe cliccare su un inquietante link russo, con la possibilità di subire in realtà pubblicità, spam, virus, e iscrizioni a servizi in abbonamento

La seconda minaccia, invece, è stata riferita dalla security house Flashpoint, e riguarda l’apertura, nel dark web, del market illegale “Breach Forums“, ove l’utente “pompompurin! avrebbe messo in vendita un archivio con 100 milioni di numeri di telefono associati a WhatsApp, con record comprensivi anche di nome e cognome del relativo utente. Secondo quanto riscontrato, 19 milioni di questi numeri riguarderebbero, sempre con nome e cognome, degli utenti italiani.

Le prime ipotesi in merito prospettano che tale archivio possa derivare dal leak del 2019, che portò imprecisati hacker a mettere assieme i dati di 533 milioni di utenti di Facebook, realizzando un database da 20 GB avvistato nel 2021 e ancora oggi condiviso via peer-to-peer (es. Torrent). Probabile, quindi, che tramite un controllo automatizzato, si sia proceduto a una scrematura, per vedere quali dei numeri di quei 533 milioni di utenti Facebook avesse anche una corrispondenza sulla chat-app WhatsApp. Per verificare se anche il proprio numero di telefono WhatsApp stia circolando in queste ore sul web, è possibile eseguire un controllo, tramite il sito “Have I been pwned“.

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