Inizio di settimana con non poche novità per WhatsApp che, finalmente, sembra uscire dal letargo che, a parte una nuova funzione anti-spam e l’arrivo del meccanismo multi-piattaforma in stile Telegram, avevano afflitto l’applicazione di messaggistica istantanea più popolare al mondo.
La prima novità whatsuppiana di questa settimana riguarda una delle funzioni più attese (dal Settembre 2018) sulla celebre chat app in verde di Menlo Park, ovvero la modalità scura. I leaker del gruppo WABetaInfo, tramite uno dei loro periodici aggiornamenti su Twitter, hanno spiegato a che punto siano i lavori su tale funzionalità, sia per quel che riguarda il client iOS che in quello Android, rendendo noto che si starebbe privilegiando il sistema operativo di Apple, visto che in quest’ambito la dark mode sarebbe già pronta al 95%, con poche altre aree (tra cui quella dei contatti business) che rimarrebbero da completare. In più, su iOS il dark theme di WhatsApp sarebbe – almeno in parte – “OLED friendly”, cioè impostato su un risparmiosissimo (per i modelli con display AMOLED) nero.
Diversa sarebbe la situazione su Android ove WhatsApp, già di suo più lenta nell’introdurre le novità, sarebbe ancora ferma al 75% nello sviluppo della modalità scura, con vari ritocchi da fare (tra cui anche nelle schermate delle chat): gli utenti, inoltre, anche a lavori finiti, e dopo essere passati per le forche caudine di almeno un anno di test interni e beta pubbliche, dovranno poi accontentarsi di una dark mode non OLED friendly, in quanto impostata sul grigio e non sul nero.
Anche sul versante degli stickers, non mancherebbero delle novità, non sempre piacevoli. A inizio mese, i sempre proverbiali esperti di WABetaInfo avevano avvertito di non installare la beta 2.19.213 di WhatsApp per Android in quanto quest’ultima aveva un fastidioso bug a proposito degli adesivi: in pratica, nel momento in cui venivano mandati, né il mittente né il destinatario riuscivano a vederli in chat, sostituiti da anonimi ed inutili riquadri grigi.
Nelle scorse ore, poi, il periodico online FirstPost, basandosi su già annunciato restyling di WhatsApp per il web, e su alcuni screenshot condivisi in rete in cui se ne parlava (con riferimento ai pacchetti ritraenti delle scimmiette), ha riportato come anche nella versione della chat app gestibile dal browser web si potranno presto utilizzare gli stickers messi a disposizione in appositi pacchetti da sviluppatori di terze parti, come già possibile da tempo sugli smartphone.
Infine, secondo Zee Business, potrebbe essere a una svolta l’uscita dalla beta, quanto meno in India, per il sistema dei micropagamenti in-app di WhatsApp, con la Banca Centrale indiana (Reserve Bank of India, RBI) che avrebbe chiesto a Menlo Park di presentare, entro 4 settimane, una dichiarazione giurata in cui afferma di aver rispettato le richieste delle locali autorità (di localizzare sul posto il trattamento dati delle transazioni): in seguito, entro un paio di settimane, la stessa RBI dovrebbe, a sua volta, presentare una dichiarazione di conformità alla Corte Suprema indiana, incaricata di prendere la decisione finale in merito all’introduzione della novità menzionata. Dunque, a fine estate, se ne potrebbe sapere qualcosa in più.