La celebre messaggistica istantanea d WhatsApp, nelle scorse ore, si è data molto da fare a suon di roll-out con una versione stabile per iOS e diverse beta per Android, l’ultima delle quali sostanzialmente estende a un maggior numero quanto notificato con quelle precedenti.
La prima novità whatsuppiana di questo middle week riguarda iOS, con la messa a disposizione della release stabile 2.21.220 che, a quanto pare, oltre ad aver messo a disposizione un bel po’ di novità funzionali già rendicontate, ha risolto, come confermato dagli utenti ma non ammesso dal changelog, un fastidioso bug che, emerso nella release precedente, impediva d’usare l’editor di modifica ante invio dei contenuti multimediali, dacché i relativi comandi finivano per essere assorbiti nel buco nero del notch, sugli iPhone X.
Anche Android ha ricevuto la sua dose di novità, con la beta 2.21.23.13. Quest’ultima vede esser messa a disposizione di più utenti (ai quali potrebbe giungere in dote pure una nuova interfaccia per le info sui gruppi) la nuova interfaccia per info di contatto personali già apprezzata da altri users con le beta 2.21.23.11/12: naturalmente, il gruppo dei leaker di WABetaInfo che ha diffuso le notizie in questione, si è premurato di precisare che con tali modifiche non diventa possibile visualizzare gli aggiornamenti stato dall’immagine del profilo, cosa possibile per ora solo per gli account aziendali.
Intanto, con la medesima release è stato poi rilasciato un nuovo timer standard, col quale avviare discussioni con la funzione già abilitata per i messaggi che scompaiono. Dalle impostazioni per la privacy, più persone possono impostare, come tempistiche di scadenza, le nuove opzioni da 24 e 90 giorni. In relazione all’account multi-device, questa funzione viene ora considerata più stabile e non è più possibile recedere dall’adesione alla sua beta: in compenso, è stato bloccato l’invio di notifiche quando, variando l’elenco dei device associati, cambia di conseguenza pure il codice di sicurezza.
Come sempre avviene da qualche tempo, nel caso non si noti una o più delle funzionalità rendicontate pur avendo la versione più recente di WhatsApp beta o stabile, diventa necessario attendere, con un prossimo aggiornamento, d’esser coinvolti nelle relative attivazioni da server remoto.