WhatsApp: bug corretto, crittografia dei backup rilasciata su Android e iOS

Tra le varie novità annunciate nelle scorse ore da WhatsApp, quella senz'altro più importante afferisce al varo, graduale, ma definitivo, della crittografia end-to-end a protezione anche dei backup salvati online: ecco come funziona nel dettaglio.

WhatsApp: bug corretto, crittografia dei backup rilasciata su Android e iOS

Dopo gli annunci fatti in pompa magna lo scorso Giugno, ed alcuni avvistamenti sia su Android che su iOS, WhatsApp ha effettivamente attivato la crittografia end-to-end per i backup online, cogliendo anche l’occasione per correggere un fastidioso bug.

La prima novità in quota WhatsApp è stata annunciata in tutti i canali possibili da Menlo Park, che a tal scopo ha usato il profilo personale di Zuckerberg, un post su Twitter e uno sul blog ufficiale del social network in blu: il momento, d’altronde, è di quelli storici dacché, a 5 anni dall’introduzione della crittografia end-to-end nelle chat, ove opera di default, la stessa protezione è stata introdotta, con un roll-out graduale in favore degli utenti di Android e iOS, pure in appoggio ai backup che vengono stipati online rispettivamente su Google Drive e Apple iCloud.

Per avvalersi della funzione, nel caso la stessa sia stata già attivata, l’utente non dovrà far altro che entrare nelle impostazioni relative alla voce Chat e, quivi giunto, concentrarsi sui Backup delle chat: a questo, seguendo le impostazioni a schermo, basterà (la funzione infatti è opt-in, cioè ad attivazione volontaria) scegliere una password o una data key di 64 caratteri perché WhatsApp proceda a crittografare in background, in un lasso di tempo commisurato con la mole dei dati da proteggere, le cronologia delle chat dell’utente secondo una chiave crittografica univoca, che verrà trasmessa in modo sicuro e stoccata nell’ambiente remoto Backup Key Vault, distribuito tra vari datacenter del colosso di Menlo Park (per evitare disservizi).

Quando l’utente vorrà ricaricare le chat, perché magari ha cambiato telefono o formattato lo stesso, dovrà fornire la password o la data key, facendo ben attenzione visto che, nel caso non la ricordi, la piattaforma non sarà in grado di aiutarlo a recuperarla e non si potranno ripristinare le chat: nel caso la procedura vada a buon fine, la chiave crittografica sarà ritrasmessa all’utente per la decodifica del backup mentre, in caso contrario, “la chiave di crittografia sarà resa permanentemente inaccessibile dopo un numero minimo di tentativi falliti di accedervi“.

L’altra novità, di carattere minore, ha visto protagonista il canale beta di WhatsApp per Android che, con la release 2.21.21.10, ha sanato un bug della beta 2.21.21.9, per il quale l’app crashava ogni volta che si tentava di accedere alle info di gruppo o di aprire un gruppo. 

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