Quella che è ad oggi l’applicazione di messaggistica più diffusa al mondo, WhatsApp, sempre più in procinto di unire le forze con Messenger e Instagram, si è resa protagonista di una novità ufficiale, con la correzione di alcuni bug rilevati in passato dall’unità indiana per la risposta alle emergenze informatiche e, ne contempo, è risultata al centro di un nuovo round di rumors, coinvolgenti i suoi profili Business.
Nelle scorse ore, un portavoce della messaggistica in verde ha riferito dell’avvenuta correzione di due bug, riguardanti versioni obsolete di WhatsApp (precedenti le release 2.21.4. 18 per WhatsApp e WhatsApp Business per Android, e antecedenti la versione 2.21.32 delle medesime app su iOS), che avrebbero potuto permettere a un malintenzionato di eseguire del codice arbitrario, o anche di accedere a dati sensibili, “su un dispositivo mirato“. Sempre secondo Menlo Park, che raccomanda di aggiornare WhatsApp alle ultime versioni per Android e iOS, e che ricorda come i messaggi siano sempre protetti dalla crittografia end-to-end, non vi sono evidenze che “queste vulnerabilità fossero mai state abusate“.
Nel frattempo, WhatsApp ha rilasciato una nuova beta per Android, la versione 2.21.9.1 (scaricabile da ApkMirror, o dal Play Store dopo aver aderito al gruppo dei relativi beta-tester) che, adeguatamente analizzata da WABetaInfo, ha rivelato una interessante “primizia” non palese al pubblico.
Quest’ultima si è sostanziata nell’intenzione dei programmatori dell’app di cambiare le scorciatoie attualmente presenti nella sezione delle informazioni aziendali (Business info) degli account Business, sostituendo alcune di esse, ed aggiungendone di nuove, di modo che sia possibile inviare un messaggio o una chiamata all’account in questione, condividerne la scheda con altri utenti (forward), o consultarne il catalogo dei servizi/prodotti.
Attualmente, come spesso accade per le novità scovate attraverso il reverse engineering e quindi non ancora palesi al pubblico, è difficile ipotizzare una data di rilascio per tale restyling, e prevedere se la natura dello stesso sarà estesa anche agli utenti comuni.