Un po’ tutte le grandi app votate alla comunicazione e all’interazione personale, da qualche tempo, stanno sviluppando versioni lite, poco impattanti sulle risorse dei device, idonee ai mercati in via di sviluppo, ma ben apprezzate anche laddove vi è la semplice esigenza di risparmiare del traffico dati. A queste (Facebook, Messenger, e Skype), nelle ultime ore, si è aggiunta anche Twitter, seppur con un test molto limitato.
In verità, Twitter non è propriamente nuova a esperimenti del genere: già nella primavera scorsa, il microblog del canarino azzurro aveva annunciato – in quel di Aprile – una versione semplificata – ma completa – del suo sito web, in modo da consentirne una fruizione poco impegnativa anche da device mobili.
Ottenuti dei buoni riscontri in merito, si è passati alla fase 2, confermata anche nel corso di un’intervista rilasciata alla rivista TechCrunch, e consistente nel varo di una vera e propri applicazione “Twitter Lite”. Quest’ultima, in sostanza, offrirebbe tutte le funzioni dell’app standard ma occuperebbe meno spazio in locale (meno di 3 MB) e, oltre a ciò, permetterebbe anche di risparmiare prezioso traffico dati (fino al 70%) grazie alla funzionalità “Data Saver”.
Quest’ultima, nello specifico, eviterebbe all’utente di scaricare e visualizzare tutti i contenuti multimediali ma, anzi, affiderebbe all’utente medesimo l’opzione di scegliere individualmente quale contenuto, in forma di foto o video, sbloccare sulla propria app twitteriana. Per ora, tale app è disponibile solo nelle Filippine, mercato scelto non a caso, vista l’alta concentrazione di telefoni basilari (con poco storage), di connettività lente, e di piani tariffari a consumo molto cari (quanto a traffico dati).
Nell’eventualità che quest’esperimento vada a buon fine, non è escluso che Twitter decida di rilasciare “Twitter Lite” anche negli altri mercati, tenuto conto della sua esigenza di acquisire nuovi utenti, e del fatto che – secondo le stime del Giugno 2016 – gli utilizzatori medi mensili dell’app – nel resto del mondo – sono 4 volte quelli entro i confini statunitensi (260 vs 68 milioni). Nel frattempo, gli impazienti utenti in possesso di un terminale Android potranno azzardare un test “non ufficiale” procurandosi l’app Lite di Twitter dalla notissima repository online di ApkMirror.